Una quindicina di nomi, alcuni noti, altri meno. Maurizio Zamparini decide di giocare a carte semi-scoperte. A poche ore dall'apertura ufficiale del calciomercato invernale, il patron del Palermo svela alcuni dei suoi obiettivi, non celando di avere dei piani B, piste alternative da percorrere qualora i profili principalmente vagliati dovessero improvvisamente sfumare.
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Mercato: Palermo, si va a caccia del regista. Tutto su Bryan Cristante, dai malumori alle condizioni imposte dal Benfica. Zamparini fiuta l’affare, ieri sera…
Il punto sul centrocampista nei radar del Palermo.
La prerogativa - Priorità assoluta sembra avere, per il momento, l'innesto in cabina di regia. Per il tecnico Davide Ballardini, contare su un playmaker di qualità è divenuto un mantra. Brugman (che intanto vanta estimatori in Serie B) viene visto più come trequartista o mezzala (che vertice basso) e Mato Jajalo non può conferire alla manovra le geometrie richieste: il croato ha altre caratteristiche e il mister ravennate intende schierarlo da interno di centrocampo.
I profili - Ragion per cui, al mercato di gennaio Balla chiede un colpo di rilievo: richiesta che la dirigenza di viale del Fante cercherà di accontentare per quanto possibile. Le ultime notizie su Stefano Sensi non fanno ben sperare Gerolin e Zamparini: il Cesena potrebbe, infatti, far partire un'asta tra le big, in modo tale da monetizzare il più possibile da una delle cessioni più importanti degli ultimi anni (insieme a quella che ha riguardato Defrel l'estate scorsa, qui le odierne dichiarazioni di Pocetta). L'imprenditore friulano vuole cautelarsi, avere dei colpi in canna se proprio l'affare Sensi dovesse sfumare. Su tutti spiccano i nomi di Bryan Cristante del Benfica e Luca Cigarini dell'Atalanta. Sul secondo (forgiato da Ballardini, prima nelle giovanili del Parma, poi alla Sambenedettese nella stagione 2004-05) vi sarebbero da superare molteplici difficoltà. I bergamaschi non verranno facilmente convinti a vendere il regista classe '86, per il quale il Torino sarebbe disposto a far follie.
Tutto su Cristante - Meno ostacoli, invece, per ciò che riguarda la pista Cristante. Il playmaker scuola Milan non sta attraversando un periodo florido al Benfica, dov'è chiuso dai compagni Samaris e Fejsa. Prima Jorge Jesus, poi Rui Vitória lo hanno usato col contagocce e il classe '95 (costato sei milioni nel 2014 ai lusitani) preferirebbe cambiar aria e trasferirsi in un club che possa assicurargli maggior minutaggio. Aspetto che non viene particolarmente gradito dai tifosi dello stesso Benfica: i sostenitori della società di Lisbona hanno invaso i forum e il sito ufficiale della squadra con commenti pro-permanenza del calciatore originario di San Vito al Tagliamento. Sì, perché - se rispettate determinate condizioni - l'ipotesi di cederlo potrebbe anche essere contemplata dal presidente Luís Filipe Vieira, convinto due anni fa dal suo direttore sportivo, Manuel Rui Costa, a puntare sulla giovane promessa.
Quali condizioni? - Sembra che in seno al club lusitano vi sia una consuetudine diffusa da tempo. Tutti, o quasi, i prestiti in uscita devono essere a titolo oneroso: uno o due - a seconda dei casi - i milioni di euro pretesi all'istante dai lusitani per operazioni di questa natura, a cui - logicamente - vanno a sommarsi quelli relativi a un eventuale riscatto. Condizioni già note agli uomini mercato del Palermo, che vorrebbero far leva sulla volontà del calciatore (il quale ha ancora problemi con la lingua portoghese) di trovare spazio in Serie A. Ieri sera...
Malumori - Ieri sera l'ennesimo episodio poco gradito dall'ex milanista: in occasione del match dell'Estádio Afonso Henriques tra il Vitoria Guimaraes e il Benfica (gara seguita anche dal Palermo), Cristante ha disputato appena cento secondi, subentrando all'89' della partita vinta per 1-0 dai suoi. Collezionando così il 59' minuto giocato fin qui in stagione tra campionato e coppe. Troppo pochi per un baby-prodigio con qualità da vendere e con una necessità... scendere in campo. Argomento che i rosanero proveranno a far prevalere in sede di trattative.
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