Alla vigilia di Palermo–Modena, i riflettori sono puntati su Antonio Palumbo, protagonista di una sfida dal sapore speciale contro la squadra da cui è arrivato in estate. A descriverlo al meglio è Cristiano Lucarelli, che lo ha allenato per tre stagioni alla Ternana e ne conosce pregi e potenzialità come pochi.
Rassegna Stampa
Giornale di Sicilia, Lucarelli su Palumbo: “Fuori categoria, fa sempre la differenza”
«È un giocatore forte, sprecato per la Serie B — ha dichiarato Lucarelli — meriterebbe palcoscenici superiori per le qualità che possiede». L’ex tecnico rossoverde ha sottolineato come Palumbo sia cresciuto molto anche sotto l’aspetto mentale, diventando ormai un elemento determinante per qualsiasi squadra.
Sul piano tattico, Lucarelli ha ricordato la grande versatilità del suo ex centrocampista: «Con me ha ricoperto praticamente ogni ruolo — dal mediano alla mezzala, fino al trequartista o all’esterno in un 4-3-3 — offrendo sempre prestazioni di alto livello».
Non solo tecnica e visione di gioco, ma anche intensità: secondo Lucarelli, Palumbo «riesce a mantenere sempre alto il ritmo della partita, anche quando sembra rallentare».
Parlando della prossima sfida, l’allenatore ha espresso grande rispetto per il Modena, definendolo «una squadra forte, con una società solida e un tecnico molto preparato», e prevede un match equilibrato tra due allenatori concreti e competenti come Inzaghi e il collega avversario.
Infine, uno sguardo al cammino dei rosanero: «Il Palermo ha investito molto, anche sull’allenatore, e non può nascondere le proprie ambizioni di Serie A. È una piazza importante, con una tifoseria calorosa e una struttura societaria di alto livello. Ma la B è un campionato difficile, dove non puoi mai abbassare la guardia — e da questo punto di vista Inzaghi è un maestro».
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