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mediagol palermo Giornale Di Sicilia: “C’è la coda per Brunori, ma il Palermo non fa sconti”
Rassegna Stampa

Giornale Di Sicilia: “C’è la coda per Brunori, ma il Palermo non fa sconti”

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Sempre meno spazio, il capitano pensa all’addio: Sampdoria, Modena, Spezia e Monza sulle sue tracce. La società non lo lascerà andare via facilmente

Il futuro di Matteo Brunori è diventato il tema centrale in viale del Fante. In vista della trasferta contro l'Avellino, il capitano sembra destinato all'ennesima esclusione dall'undici titolare, un segnale chiaro di come le gerarchie di Filippo Inzaghi si siano ormai consolidate attorno ad altri profili. Come riportato dal Giornale di Sicilia, la situazione del numero 9 è analizzata con estrema cautela: il suo ruolo non è più centrale nel progetto tecnico e questo ha dato il via a una fase di riflessione profonda che coinvolge calciatore, entourage e società.

Nonostante il minutaggio ridotto, il Palermo non ha alcuna intenzione di svendere il proprio assetto offensivo. La dirigenza rosanero è ferma su alcuni punti cardine per l'eventuale cessione. Il club non farà sconti né "regali", conscio del valore oggettivo dell'attaccante. La società guarda con forte diffidenza a una cessione verso club che lottano per la promozione diretta, per evitare di rinforzare una rivale. Lo stipendio di Brunori, vicino ai 2 milioni di euro lordi, rappresenta un ostacolo per molte realtà di Serie B, restringendo il cerchio dei possibili acquirenti.

Nonostante i costi elevati, l'interesse per il bomber resta altissimo. Modena e Spezia osservano da vicino l'evolversi della situazione, mentre il Monza monitora il profilo per la massima serie. Tuttavia, la Sampdoria viene indicata come il club che potrebbe improvvisamente sbaragliare la concorrenza. Dal canto suo, Brunori cerca un progetto dove tornare protagonista assoluto: l'ipotesi di restare in Sicilia come "vice" di Pohjanpalo appare al momento la più difficile da percorrere.

Mentre il mercato agita le acque, il campo restituisce una certezza granitica: la solidità difensiva. Il Palermo ha blindato la propria porta, soprattutto nella prima mezz'ora di gioco, trasformando la retroguardia in un vero e proprio bunker. Questo equilibrio sarà fondamentale ad Avellino, indipendentemente da chi guiderà l'attacco.

Il legame tra il capitano e la città resta comunque significativo e resterà nella memoria collettiva, ma il mese di gennaio si annuncia come il momento della verità: stabilire se il percorso comune sia giunto ai titoli di coda o se ci sia ancora spazio per un ultimo capitolo insieme.