FOGGIA-PALERMO

Foggia-Palermo 4-1: disastro rosa allo Zaccheria, Zeman cala il poker a Baldini

Baldini ed i suoi calciatori steccano clamorosamente il match contro il Foggia. Palermo disastroso sotto tutti i punti di vista e chiaramente in confusione. Rosanero in perenne balia dell'avversario

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Prestazione disastrosa. Sotto ogni punto di vista. Un Palermo calcisticamente imbarazzante perde riferimenti, anima ed identità  e crolla sotto i colpi inferti dal brillante Foggia di Zeman. Baldini ha chiaramente steccato preparazione e lettura del match.  I calciatori rosanero hanno certamente peccato in termini di intensità, determinazione ed applicazione mentale, in sede di approccio e durante la gara, ma sono palesemente stati messi a disagio dalle scelte odierne, obiettivamente infelici, compiute dal proprio tecnico.

L'inedito 3-4-2-1 coniato in avvio di gara ha creato non pochi scompensi ed altrettanto disorientamento in molti degli interpreti prescelti nella composizione dell'undici titolare. Lungo ed incapace di trovare distanze tra i reparti ed equilibri nelle due fasi di gioco, il Palermo è andato immediatamente in affanno al cospetto del calcio dinamico, frizzante e codificato della compagine pugliese.

Mai la squadra ha trovato compattezza e densità, né tempi giusti e coralità nell'attuazione del pressing. Sincronismi saltati nelle scalate, nelle coperture, nelle chiusure delle diagonali. Poca lucidità e fosforo nello sviluppo della manovra, leziosità ed imprecisione in sede di rifinitura e finalizzazione.

Il Palermo è andato subito in crisi al cospetto di verticalizzazioni e cambi di fronte del Foggia, Felici e Valente per attitudini il primo, principalmente per un deficit di energie l'altro, hanno fatto fisiologica fatica a garantire equilibrio sulle corsie esterne in fase difensiva.

Il vantaggio pugliese, inserimento vincente di Dipaolantonio su traversone di Nicolao non letto da Valente, è stato piuttosto esplicativo.

Per una quindicina di minuti nella prima frazione, il Palermo ha provato a reagire e a riordinare le idee. Damiani ha cercato di dare fosforo, geometrie e verticalità alla manovra, Floriano e Valente hanno ruminato qualche sprazzo a sostegno di Brunori. Il pari firmato dal bomber italobrasiliano, complice l'infortunio del portiere di casa Volpe, pareva poter cambiare il trend del match. Mero fuoco di paglia, Baldini si è subito reso conto che urgeva rivedere l'assetto tattico e sostituire diversi elementi palesemente fuori partita.

Triplo cambio dopo trentacinque minuti. Dentro Crivello, Soleri e De Rose, out Odjer, Felici e Floriano. Poco è mutato sul piano di intensità ed attenzione, Lancinilegge male un rimbalzo e si fa prendere ingenuamente posizione e sfera da Curcio, Merola infierisce sulla voragine che si schiude sul binario mancino, nonostante il disperato e tardivo tentativo in chiusura di Felici.

La ripresa si apre con un'altra mossa discutibile: Baldini lancia Fella e richiama in panchina Luperini.

Neanche il tempo di metabolizzare la novità, che il Palermo mostra nuovamente letali imbarazzi in fase difensiva. Filtro inesistente in zona nevralgica, linea difensiva troppo statica e stretta, rosanero bucati con irrisoria facilità dal cambio di gioco di Curcio per l'inserimento in solitaria di Garofalo. Tra a uno per la banda Zeman.

Psicologicamente è stata la mazzata finale nell'ambito di una gara impalpabile e scadente.

Silipo è la mossa, tardiva e della disperazione, in un momento in cui la sfida era abbondantemente compromessa.

Curcio firma anche il poker al culmine di uno slalom di Nicolao. Festival degli orrori rosanero nella circostanza: Crivello, Fella e Marconi saltati come birilli, Lancini trasforma il tentativo di rinvio in un assist per ò'avversario.

L'ultimo scorcio di match è una scriteriata e lenta agonia calcistica: Fella si iimprovvisa playmaker al fianco di De Rose e inventa un'imbucata che Brunori spreca incredibilmente solo davanti a Dalmasso.  Prodursi in ulteriori disquisizioni e disamine lascerebbe totalmente il tempo che trova. Giornata storta per il tecnico rosanero ed i suoi calciatori: blackout tattico, tecnico e mentale e prestazione da incubo sotto ogni profilo. Non resta che archiviare in fretta, analizzare errori ed incongruenze alla base del flop fragoroso, ritrovare lucidità, motivazioni ed energie in vista del prossimo match contro la Turris.

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