"Vado in vacanza ad Ibiza in attesa di conoscere la mia prossima destinazione. Torno al Vicenza, ma se ci sono altre opportunità le valuterò con Tiberio Cavalleri, il mio rappresentante", così Sebastiano Desplanches sulle colonne del noto quotidiano "La Gazzetta dello Sport". Il portiere classe 2003 si è prima distinto in Serie C per poi laurearsi miglior portiere al Mondiale Under 20 disputato con l'Italia. Un contratto in scadenza nel 2025 con il Vicenza e diversi club alla finestra per monitorare gli sviluppi legati al futuro del promettente portiere con un passato nel Milan. "Il Bologna si è mosso con il Vicenza (che chiede 2 milioni) e all’orizzonte ci sono anche il Betis Siviglia, il Monza (dove c’è il suo maestro Magni), ma anche la Ternana e il Palermo", si legge sul noto quotidiano. Tante le tematiche affrontate nell'intervista concessa da Desplanches alla Rosea. Ecco, di seguito, le sue dichiarazioni.
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Desplanches: “Valuterò opportunità”. Bologna in pole, all’orizzonte anche il Palermo
IL MILAN- "Il Milan aveva deciso di chiudere la mia esperienza in rossonero dopo sette anni, e mi ha ceduto al Vicenza a titolo definitivo. Io che potevo fare? Mi sono rimboccato le maniche. I dirigenti rossoneri hanno comunicato al mio agente che la casella delle cessioni in prestito era piena e potevano solo vendermi a titolo definitivo. Io ho passato gli ultimi due anni con la prima squadra tra convocazioni anche nell’anno dello scudetto, oltre a due in Champions. Con Pioli sempre molto gentile con me. Il portiere ha bisogno di tempo per maturare: evidentemente avevano priorità in altri ruoli. Per fortuna, però, ho trovato la mia strada".
SERIE C- "Sono andato a Vicenza, ho giocato 3 partite in Coppa Italia, poi ho capito che non avevo spazi. A gennaio mi ha preso in prestito il Trento sempre in Serie C e sono rinato: 10 partite, 8 gol subiti, un clean sheet e un rigore parato a Lecco. Una bella boccata d’ossigeno, insieme agli impegni con la maglia azzurra. Poi è arrivato la bellissima rincorsa in Argentina, un’esperienza unica. Nel calcio e nella vita le difficoltà non mancano mai. Preferisco guardare gli ultimi mesi. Non mi sono abbattuto e a Trento ho trovato l’ambiente giusto per dimostrare quanto valgo".
IDOLI- "Da ragazzo sono sempre stato affascinato da Gigi Buffon e mi è sempre piaciuto molto Julio Cesar. Ora sono tanti gli interpreti ad altissimo livello in campo internazionale, ma i portieri italiani sono sempre al top".
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