Curiosità: Allenato da Corini, giocava con il fratello di Kaká. Bomber palermitano riparte dall’ Eccellenza

L'amore per il calcio valica qualsiasi confine. Non conosce ostacoli, che siano essi anagrafici, logistici o relativi alla categoria di militanza.  La parabola calcistica di Antonino Bonvissuto, attaccante palermitano classe 1985, costituisce certamente una nitida e virtuosa testimonianza in tal senso. Terminale offensivo vecchio stampo, forte fisicamente ed abile nel gioco aereo, Bonvissuto ha calcato i campi della serie cadetta indossando le maglie di Vicenza, Cittadella, Crotone ed Ascoli. Mole importante, centravanti capace di fungere da riferimento nei sedici metri ed al contempo in grado di far salire la squadra. Ariete classico, ma comunque dotato di buona tecnica individuale, come dimostra la pregevole fattura di varie sue realizzazioni.

Alti e bassi nell'ambito di una dignitosa carriera, che avrebbe potuto regalargli qualcosa in più in relazione alle sue potenzialità. Il bomber palermitano ha raggiunto il picco prestazionale nella stagione 2009-2010, quando, indossando in serie cadetta la maglia del Crotone, ha totalizzato nove reti, risultando il miglior marcatore dei suoi e sfiorando l'accesso ai play off promozione.

I calabresi, guidati da Franco Lerda, annoveravano in organico, oltre a Bonvissuto, il brasiliano Gabionetta, l'ex rosanero FrancescoGaleoto ed il difensore centrale Digão, fratello del più noto Kakà, stella del Milan e del panorama calcistico mondiale.

Stagione positiva anche quella disputata a Frosinone in Lega Pro, nel corso della quale Bonvissuto collezionò 24 presenze condite da sei reti, incrociando sul suo percorso EugenioCorini, all'epoca tecnico della compagine ciociara.

Tra problemi fisici e poca continuità d'impiego, la carriera dell'attaccante palermitano vive una fase discendente e stagioni in chiaroscuro. Un continuo girovagare in Lega Pro senza trovare fortuna e piazza ideale ad esaltare le sue doti. Quindi le esperienze in serie D con Sambenedettese e Rapallo, prima della deludente parentesi di L' Aquila.

Oggi, a trentadue anni da poco compiuti, una scelta di vita, ancor prima che professionale, l'amore per il calcio che prevale su ogni altra remora o perplessità. Antonino Bonvissuto riparte dal campionato di Eccellenza, sposando la causa dell' ASD Polisportiva Castelbuono, nell'auspicio di tornare a divertire e divertirsi, ritrovando stimoli e voglia di far bene, respirando l'aria di casa.

Un ritorno alle origini che sa di un nuovo inizio. Con il desiderio di regalare gol, qualità ed esperienza alla giovane ed ambiziosa compagine guidata da mister Salvo Sorci.