serie b

Crotone-Palermo 3-0: notte fonda allo “Scida”, rosa impalpabili e travolti dai calabresi

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PRIMO TEMPO - Turno infrasettimanale che giunge subito dopo la giornata di riposo per il Palermo di Roberto Stellone.

Trasferta tecnicamente alla portata, seppur non priva di insidie, per la compagine rosanero reduce dal pari interno contro la capolista Brescia. Per l'occasione il tecnico gioca a carte scoperte e conferma per intero modulo ed interpreti preannunciati in sede di conferenza stampa della vigilia. Il turnover tra i pali premia Pomini, la linea difensiva a tre è composta da Szyminski, Bellusci e Rajkovic.  Rispoli ed Aleesami stantuffi sulle corsie, Jajalo e Haas coppia di interni, Falletti a galleggiare tra le linee a supporto del tandem offensivo formato da Moreo e Nestorovski.

A dispetto di una classifica fortemente deficitaria, l'organico a disposizione di Giovanni Stroppa dispone di un organico di tutto rispetto per la categoria. Basta scorrere l'undici iniziale per rendersi conto di come la compagine calabrese proponga una cifra tecnica nettamente più elevata di quanto non dicano i pochi punti in graduatoria. Da Spolli, leader della retroguardia, a Sampirisi e Milic sugli esterni, da Benali e Rohden in mezzo al campo alla coppia d'attacco Simy-Pettinari. Le ambizioni della formazione calabrese erano ben altre in avvio di stagione, ma la classifica al momento li vede dimenarsi affannosamente in una complicata rincorsa salvezza.

Squadre corte e molto attente a curare la densità in fase di non possesso nel primo scorcio di match. Contese gagliarde in mezzo al campo ed apprezzabile vis agonistica, poche geometrie e mota imprecisione nell'imbastitura della manovra su entrambi i fronti. Venti minuti calcisticamente tutt'altro che memorabili con Moreo e Pettinari che cercano di rompere la monotonia del match con due reciproche girate, leste ma fuori bersaglio, nelle rispettive aree di rigore avversarie. Il Palermo trotterella e balbetta un calcio scolastico in orizzontale, gli unici tentativi di trovare profondità viene vanificato dal movimento sincrono della linea difensiva calabrese brava a lasciare in offside sia Nestorovski che Moreo. La squadra di Stellone non si mostra particolarmente reattiva neanche in fase difensiva: su un cross di Barberis, Bellusci  e Rajkovic si fanno bucare dall'incornata di Simy: Pomini devia miracolosamente sul palo ma Rohden irrompe e ribatte in rete con la difesa rosanero in versione belle statuine.

Il Palermo accusa il colpo psicologicamente e non riesce a scuotersi da un torpore piuttosto sconfortante. Poche idee, manovra priva di ritmo e necessaria fluidità, ancor meno dinamismo senza palla. Tracce insipide e facilmente leggibili per la linea difensiva calabrese. Il Crotone tiene il campo con autorevolezza e disinvoltura, con ordine e senza strafare. Nessun rischio per la compagine di Stroppa, anzi è Pettinari a mettere i brividi a Pomini sfiorando il raddoppio prima di lasciare il campo per un problema muscolare. La prima frazione si chiude con i padroni di casa in vantaggio di misura.

SECONDO TEMPO -  Il Palermo pare scendere in campo con uno spirito diverso in avvio di ripresa. Subito intensità e piglio diverso nell'aggredire partita ed avversario dopo un primo tempo in cui la compagine di Stellone è sembrata davvero irriconoscibile rispetto ai suoi standard di rendimento abituali. Tre chance in dieci minuti con Rispoli, Nestorovski e Jajalo a certificare il deciso cambio di marcia della formazione rosanero.

Dopo una circolazione di palla avvolgente una trama rosa trova sfogo in ampiezza sui piedi di Rispoli, il cross rasoterra dell'ex Parma trova libero Nestorovski che si stacca bene dalla morsa difensiva calabrese ma buca incredibilmente la conclusione. Stellone richiama Haas e chiede a Murawski nerbo ed energia per aumentare i giri i mezzo al campo. L'abbrivio dei siciliani scema sensibilmente nella fase centrale della frazione, Cordaz si rifugia in corner su una conclusione svirgolata da Nestorovski che diviene beffardamente una parabola velenosa. La chance clamorosa per il pari rosa giunge al minuto settantaquattro: splendido lancio di Jajalo alle spalle della linea difensiva avversaria che pesca Moreo solo davanti a Cordaz, il sinistro dell'ex Venezia trova la parata di piede dell'estremo difensore calabrese che blinda il vantaggio dei padroni di casa.

La serata disastrosa della retroguardia di Stellone trova il suo triste apice un paio di minuti dopo: Bellusci e Rajkovic cincischiano e pasticciano, regalando palla al subentrato Mraz che raddoppia battendo Pomini da due passi.

Stellone gioca il tutto per tutto ormai sotto di due reti: dentro anche Trajkovski per Szyminski e squadra schierata con il 4-2-4 alla ricerca di una rimonta disperata. Cordaz nega a Nestorovski, sinistro a giro ben piazzato dal limite, il gol che potrebbe riaprire la contesa. Il portiere di casa si supera su una staffilata di destro di Falletti e spegne il rigurgito d'orgoglio, fin troppo tardivo, della compagine rosanero.  Stellone lancia anche Puscas, in barba ad ogni equilibrio tattico, quando il cronometro scorre inesorabile ed il risultato pare inevitabilmente compromesso. Ogni velleità dei rosanero si spegne sull'abbraccio ingenuo e fin troppo plateale di Aleesami su Simy in piena area di rigore: lo stesso attaccante trasforma impeccabilmente l'inevitabile penalty firmando il tris della compagine di Stroppa.  Il Palermo non c'è più e forse allo "Scida" non c'è mai davvero stato. Simy sfiora addirittura il poker e Stellone brama solo il triplice fischio al fine di archiviare una serata calcisticamente imbarazzante per la sua squadra.