Cremonese-Palermo

Cremonese-Palermo 2-2: rosa, prima lo show poi il blackout! Stroppa rimonta in dieci

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PRIMO TEMPO - Altro big match dal peso specifico estremamente significativo per il Palermo di Eugenio Corini. Rosanero che, dopo aver regolato il Como al Barbera, sfidano la Cremonese di Stroppa, seconda in classifica con appena un punto di margine su Brunori e compagni, per consolidare le proprie ambizioni di promozione diretta in Serie A. Sold out nel settore ospiti ed altro suggestivo esodo rosanero allo stadio Zini, per tentare il sorpasso sui grigiorossi in un frangente focale della stagione ed allungare la striscia positiva che ha consentito alla formazione di Corini di scalare la classifica del torneo cadetto. Tredici punti in cinque gare, pokerissimo di successi consecutivi al Barbera, ben venticinque gol realizzati nelle ultime dieci giornate. Credenziali di rimarchevole spessore per un Palermo che ha decisamente cambiato marcia grazie anche agli innesti oculati in sede di calciomercato a gennaio. Confermatissima la formazione che ha calato il tris ai lariani nel turno precedente: un 4-2-3-1 elastico che in fase di non possesso si trasforma spesso in un 4-4-1-1. Pigliacelli tra i pali, Diakité e Aurelio esterni bassi con Ceccaroni e Nedelcearu tandem di centrali difensivi. Segre e Gomes interni tuttofare, Ranocchia elastico dinamico tra le linee con Di Francesco e Di Mariano aculei del tridente che ha in Brunori il suo terminale centrale di riferimento. Cremonese che prova a menare le danze in avvio, Palermo solido che copre bene il campo e mostra buona personalità nel fraseggio. Sernicola prova col destro a giro ma non trova la porta, Brunori sprinta bene in area di rigore sul versante mancino ed il suo assist dalla linea di fondo viene murato in extremis dalla difesa di casa. Due squilli lombardi, entrambi firmati Zanimacchia, attorno al dodicesimo: prima un destro centrale, attento Pigliacelli, su assist di Coda, quindi un mancino potente ma alto dal limite. Diakité straripa in percussione sul binario destro, Castagnetti lo stende e becca il giallo. Episodio decisivo sulla punizione seguente: Di Mariano crossa sul secondo palo, Segre stacca bene e Sernicola si oppone col braccio largo. Check al Var e decisione dirimente di Massa, calcio di rigore e rosso per l'esterno di Stroppa. Brunori trasforma con freddezza, spiazza Jungdal e fa impazzire di gioia il settore ospiti. Palermo avanti di un gol e di un uomo dopo sedici minuti. Rosa che imperversano, Gomes si inserisce a destra e mette un cross a rimorchio prendendo leggermente in controtempo Brunori. Ranocchia salta due avversari e crossa bene per la testa di Aurelio, palla a lato da ottima posizione. Giallo anche per Di Mariano al minuto ventuno. Cremonese che prova a reagire, Palermo che gestisce con ordine e senza affanni particolari. Chance ottima per il raddoppio: Brunori legge splendidamente l'inserimento in area di Ranocchia ed imbuca per l'ex Juventus, il numero quattordici non trova il giusto impatto con la sfera a due passi da Jungdal. Il portiere di casa si supera su incornata perentoria di Segre, ottimo il cross di Diakité nella circostanza. Vazquez, francobollato specie da Gomes, tradisce grande nervosismo. Pickel,  palla vagante in area dopo contrasto aereo Coda-Diakité, ha una grande occasione ma calcia alle stelle da pochi passi. l Palermo sempre più autorevole, pericolosa ogni qualvolta imbastisce la sua proposta offensiva. Ranocchia verticalizza magnificamente per Di Francesco, l'ex Lecce mastica il destro da ottima posizione nel cuore dell'area. Raddoppio che arriva allo scadere della frazione: Di Francesco  cambia fronte per Gomes, imbucata per Diakità che dal fondo trova Ranocchia a rimorchio, sinistro letale e nulla da fare per Jungdal. Cremonese tramortita, Gomes verticalizza per Brunori, diagonale col destro e Jungdal para a terra. Primo tempo che rasenta la perfezione per gli uomini di Corini: doppio vantaggio e superiorità numerica sulla Cremonese.

SECONDO TEMPO -  Partenza sprint della Cremonese, Palermo incredibilmente imbambolato all'uscita dagli spogliatoi. Prima la retroguardia rosa gioca alle belle statuine, dopo una respinta non proprio irreprensibile di Pigliacelli, sponda per il liberissimo Castagnetti che accorcia subito le distanze. Neanche il tempo di provare a riordinare le idee, che Coda approfitta dell'ennesima catalessi difensiva degli ospiti e batte di giustezza Pigliacelli, Un minuto di blackout per vanificare tutto quanto di buono fatto nel primo tempo dalla squadra di Corini. Segre prova ad allentare la tensione con un destro dal limite, Jungdal para a terra senza problemi. Corini prova a dare un messaggio propositivo alla formazione rosa, chiaramente provata sul piano psicologico dall'uno-due dei lombardi, dentro Insigne per Di Mariano. Subito Insigne prova il sinistro, palla deviata e corner per gli ospiti. Ranocchia prende un cartellino giallo: trattenuta plateale su Vazquez. Sulla punizione susseguente, Segre devia un tiro di Antov che per poco non beffa Pigliacelli.  Corini prova  a cambiare il quadro tattico: fuori Ranocchia e dentro Soleri, doppio centravanti e una sorta di 4-2-4 negli ultimi venti minuti. Triplo cambio per Stroppa: fuori Coda, Johnesn e Zanimacchia per Tsadjou, Ghiglione e Quagliata. Corini cala le ultime mosse al minuto ottanta: fuori Gomes, Brunori e Di Francesco, dentro Chaka Traorè, Mancuso e Coulibaly. Stroppa richiama Vazquez e Castagnetti, dentro Falletti e Majer.  L'ex Ternana ravviva la fase offensiva grigiorossa e prova un paio di conclusioni interessanti dalla distanza. Il Palermo riordina le idee e riprende in mano le redini del match nel finale di gara. Traorè brilla per qualità  ed intraprendenza. slalom speciale e destro a giro che sfiora il gol dai sedici metri a Jungdal battuto. Una serie di pregevoli iniziative dell'ex Milan sul fronte mancino mettono in crisi la Cremonese e creano spesso i presupposti della pericolosità. Mancuso ha l'ultima grande chance al novantesimo, destro secco sul primo palo che non sorprende Jungdal con Soleri e  Traorè che speravano nell'assist liberi in the box. Finisce con un punto a testa dopo tre minuti di recupero. Punto importante e non da disprezzare in senso assoluto, ma la compagine di Corini non può che mordersi le mani, avanti di due reti ed in superiorità numerica per circa settantacinque minuti, per aver inopinatamente sprecato l'occasione del sorpasso in classifica sugli uomini di Stroppa.