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Cremonese, Giacchetta: “Tutto sul calciomercato. Stroppa ha grande merito”

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Simone Giacchetta, direttore sportivo della Cremonese, ha rilasciato dichiarazioni al termine del calciomercato
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La Cremonese effettua il sorpasso e si trova attualmente seconda in classifica. I lombardi vogliono salire in Serie ASimone Giacchetta, direttore sportivo dei grigiorossi ha tenuto questa mattina una conferenza stampa per analizzare la sessione di mercato portata a termine dalla società grigiorossa:

“Le scelte sono state fatte partendo dalla considerazione che la Cremonese sta disputando un campionato in forte ripresa e conseguentemente, in condivisione con il mister, abbiamo sviluppato una serie di valutazioni tradotte poi in operazioni mirate. Scelte determinate anche dal vincolo imposto dalla lista. Così si è deciso di procedere all’uscita di qualche over per poi avere la possibilità di procedere con le entrate. La partenza di Bertolacci ci ha permesso di chiudere subito per Falletti, un giocatore che si è dimostrato importante già dal primo istante; poi sono usciti Brambilla, Sekulov e Valeri, che ci fa piacere sia riuscito ad accasarsi in Serie A. Indispensabile l’ingresso in rosa di un portiere, Livieri, anche perché quest’anno con gli infortuni non siamo stati fortunati – a proposito, siamo contenti dell’esordio di Saro -, e poi ci siamo concentrati sul reparto offensivo con Johnsen. La sua è stata una trattativa difficile, che abbiamo portato avanti fino alla fine e per questo va ringraziata la proprietà che ci permette di competere ad alti livelli e al pari di società straniere: ancora una volta si è dimostrata vicina alla Cremonese e a Cremona. L’ultima operazione chiusa è quella relativa al difensore: abbiamo pensato a Marrone, che con il mister ha già giocato sia a Crotone sia a Monza: abbiamo scelto un ragazzo che conosce l’allenatore, sa cosa fare e può ricoprire un ruolo importante nel gruppo. Abbiamo poi concluso con l’arrivo di Dore, un centrocampista 2004 simile a Collocolo, dando così un occhio ai giovani”.

MERCATO - “Non penso che sia un mercato conservativo. Forse lo è se ragionassimo in ottica degli equilibri dove è importante non creare frizioni in un gruppo che si è ritrovato strada facendo e che sta ottenendo risultati. I ragazzi stanno bene insieme, sanno soffrire e lo dimostrano partita dopo partita. Ma il nostro mercato ha portato a Cremona, in alcuni ruoli giocatori, riconosciuti da tutti per le loro qualità. Lo definirei mirato, quello sì”.

ESONERO TECNICO - “Dall’esperienza si impara sempre. Ma la verità è altra: obiettivo e situazioni sono completamente diversi. Lo scorso anno eravamo una matricola e abbiamo pagato anche quello; inoltre le prestazioni ci facevano supporre che quel passo in più in avanti per essere competitivi l’avremmo compiuto ma ciò non si è verificato. Adesso con una squadra con valori alti e un obiettivo importante da raggiungere non potevamo indugiare sul tempo: in B le prime 4/5 squadre sono di altissimo livello e lo dimostrano gli investimenti di Parma, Palermo, Como: rimanere indietro in un campionato così avrebbe potuto farci correre il rischio perdere alcuni giocatori dal lato mentale. Cambiare è stata una scelta presa per il bene della Cremonese”.

FALLETTI E JOHNSEN - “Vero, l’abbiamo valutato con il mister. Il nostro modulo è un 3-5-2 molto offensivo, dobbiamo quindi avere giocatori di qualità che cambiano passo. Di fatto giochiamo con una punta sola, e giocatori che ruotano sotto, abili nell’1 contro 1. Giocando con una punta sola bisognava aumentare il numero di elementi in rosa capaci di sostenere quel gioco anche perché Buonaiuto e Collocolo saranno ancora assenti per un po’ di tempo.

VOLONTA' DI VENIRE QUI - “La Cremonese è un piccolo grande club: ha tradizione, ha una tifoseria importante che ringrazio perché nonostante la stagione non sia partita nel migliore dei modi ci ha sempre fatto sentire il proprio affetto tanto che è come avere giocatore in più e ha una proprietà seria e forte”.

STROPPA - “Sono importanti sia l’allenatore sia l’aspetto mentale: la categoria aiuta giocatori che la conoscono benissimo e hanno qualità. Inoltre il tipo di gioco sta dando grande luce a chi scende in campo e valorizza i pregi: Stroppa ha grande merito in questo cammino”.

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