mediagol palermo Corriere dello Sport: “Palermo, gli autogol solo limite di Inzaghi”
Rassegna Stampa

Corriere dello Sport: “Palermo, gli autogol solo limite di Inzaghi”

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Migliore difesa del torneo con 4 reti subite, quella rosa ha un primato ben tre se l’è procurate da sola

Il Palermo vanta la miglior difesa della Serie B, con appena quattro reti subite in otto giornate. Eppure, ben tre di questi gol sono arrivati per mano (anzi, piede o testa) degli stessi giocatori rosanero. Una statistica singolare, che non può passare inosservata.

A inaugurare questa serie è stata la sfortunata deviazione di Bani sul tiro di Tavsan nella sfida contro la Reggiana. Poi è toccato a Giovane, protagonista involontario a La Spezia dopo un rimpallo sul rigore respinto da Joronen. Infine, l’autorete più eclatante: quella di Bereszynski nel match contro il Modena, su un colpo di testa disturbato da Adorni.

Un paradosso: è difficile segnare al Palermo, ma spesso è il Palermo stesso a complicarsi la vita. Il dato, però, non cancella le qualità difensive del gruppo di Filippo Inzaghi, che ha costruito una squadra compatta e solida, capace di concedere pochissimo anche contro avversari propositivi.

Tuttavia, le difficoltà emerse contro il Venezia e il Modena sono segnali da non ignorare. Inzaghi si è mostrato visibilmente contrariato per la facilità con cui è stato concesso il cross da cui è scaturita l’autorete. La squadra, sotto pressione, ha faticato ad uscire dalla propria metà campo, complici alcuni errori in fase di disimpegno.

Il gioco richiesto dal tecnico — intenso e dispendioso — ha un costo, soprattutto nei finali di gara. In questo contesto, i cambi non hanno avuto l’effetto sperato, e la sensazione è che il Palermo abbia smesso di aggredire non per scelta tattica, ma per difficoltà a ripartire in modo ordinato.

La crescita di due elementi, Ranocchia e Palumbo, sarà fondamentale per portare qualità nella manovra e gestire meglio i momenti di pressione. L'obiettivo è andare oltre l’aggressività, mantenendo lucidità anche nei momenti più complessi della partita.

Sul piano del calendario, la squadra ha già incrociato ben quattro delle prime sei della classifica — Frosinone, Cesena, Venezia e Modena — pareggiando tutte queste sfide. Tre di queste, peraltro, si sono giocate al Barbera. E ora si avvicina un altro test-verità: martedì 28 ottobre arriverà il Monza, altra big in lotta per la promozione in Serie A, subito dopo la trasferta di Catanzaro.

L’imbattibilità resta un segnale importante, ma il vero salto di qualità passerà dalla capacità del Palermo di battere anche le migliori. Solo così la squadra potrà consolidare sicurezza, autostima e ambizioni da vertice.