A novembre la scelta di mettere Cesc Fabregas sulla panchina del Como al posto di Moreno Longo aveva sorpreso molti. Se non tutti. Un po’ perché l’allenatore aveva appena vinto ad Ascoli e un po’ perché quel velo del basso profilo instillato dalla proprietà in questi anni era stato squarciato senza possibilità di tornare indietro. Il Como aveva costruito già in estate una squadra pensata per competere ad alti livelli e con quella decisione la famiglia Hartono aveva dato un’accelerata in più. Il mercato di gennaio, con il secondo posto agganciato proprio sul finire del 2023 (stessi punti del Venezia, a 6 lunghezze dal Parma), deve quindi essere ponderato. La squadra viaggia bene - la migliore se consideriamo le ultime 10 gare dell’andata, 21 punti come il Parma - e stravolgerla sarebbe assurdo. La proprietà e la direzione tecnica cercheranno dunque di migliorare il gruppo tutelando lo spirito e l’ossatura della squadra (da ieri fino al 7 in ritiro al caldo di Marbella) che Fabregas sta facendo risalire in classifica da due mesi.
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Como, con Fabregas si pensa in grande nel calciomercato: interesse per Gunter
Sarà un mercato che dovrà alzare la qualità delle scelte di Fabregas perché anche le altre concorrenti per la Serie A lo faranno. La classifica dice che il Como può puntare alla promozione diretta come prima opzione e sarebbe superficiale non approfittarne. L’idea è quella di inserire almeno un elemento per reparto. Almeno, perché il resto dipende poi da eventuali cessioni per andare incontro alle esigenze di chi sta giocando meno. Partiamo dalla difesa. Il centrale è un obiettivo. Un paio i nomi robusti del momento. Il primo è quello di Koray Gunter del Verona. Non ha mai giocato la B italiana, ma ha 126 presenze nella nostra A. Esperienza e leadership per il tedesco che all’Hellas sta guardando il campionato da fuori. A Fabregas piace, dunque potrebbe essere una soluzione interessante (a scadenza nel 2025 con il Verona). Il secondo nome per la difesa è quello di Giovanni Bonfanti dell’Atalanta. Profilo decisamente diverso: nato nel 2003, una presenza in Serie A e una in Europa League (con gol) arrivati dopo l’ottimo avvio di stagione con l’Under 23 in Lega Pro. Su questo fronte il Como attenderebbe di sapere dal club nerazzurro se c’è apertura o meno al prestito. In mezzo al campo il profilo al momento è basso perché l’esigenza semmai è fare uscire. Poi, semmai, inserire. Michel Adopo, francese del 2000 dell’Atalanta, può essere un’opzione a mercato in corso. Pochi minuti in campo per lui al momento, in campionato non è mai stato titolare.
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