Crocevia fondamentale per la definitiva composizione del lotto delle squadre partecipanti al prossimo campionato di Serie B. Si è svolta oggi al Tar del Lazio, l'udienza per la trattazione collegiale dei ricorsi presentati da Lecco e Reggina avversi all'esclusione di entrambi i club dal prossimo torneo cadetto. Bivio che intreccia giustizia sportiva ed ordinaria, con Perugia e Foggia parti coinvolte in quanto aspiranti entrambe al ripescaggio, la prima in qualità di prima delle retrocesse (terzultima) nella regular season, la seconda finalista e sconfitta nei playoff si Lega Pro. Tra le società trepidanti in odore di ripescaggio anche il Brescia, compagine sconfitta nel playout salvezza dello scorso torneo cadetto contro il Cosenza. Udienza fiume, iniziate poco dopo le 15 e conclusasi circa alle 18.10. Perugia che chiede in sostanza l'esclusione del Lecco per non aver ottemperato entro i termini previsti a livello normativo a comunicare la scelta di un impianto avente i requisiti richiesti ove disputare le partire casalinghe del prossimo campionato di Serie B. Stadio che sarebbe stato individuato in quello di Padova, ma comunicato oltre i parametri di perentorietà. Slittamento che il Lecco giustifica con il posticipo dei playoff di Serie C che avrebbero di fatto creato un legittimo impedimento al club lombardo nel rispettare i termini prestabiliti. I legali di Figc e Lega B hanno sostenuto la tesi della società del patron Di Nunno Il Perugia contesta il legittimo impedimento del Lecco e chiede il ripescaggio in B proprio danno dei lombardi. Idem il Foggia che punta a prendere il posto nel torneo cadetto del Lecco anche a discapito del Perugia. Di altro tenore il caso Reggina. I legali del club calabrese sostengono che l’omologa dell'esposizione debitoria aveva bisogno di tempi ben più lunghi da quelli fissati dalla Figc, che entro il 20 giugno prevedeva il deposito dell'intero iter documentale. Termine concordato e vidimato da tutte le società di Serie B in tempi non sospetti. Gli avvocati del club oggi rappresentato in aula dall'attuale patron, Felice Saladini, (Ilari diverrà formalmente proprietario della Reggina solo in caso di riammissione in B) parlano di equilibrio finanziario impeccabile, sostenendo che la società calabrese avrebbe potuto pagare entro il 20 giugno ma che il debito non fosse scaduto in ragione di una sentenza del Tribunale di Reggio Calabria, che sanciva nella data del 12 luglio il termine ultimo. Argomentazioni che sembra non abbiano convinto i legali di Figc, Lega B e Coni, con le diciotto società cadette che tramite l'avvocato della Lega chiedono l'esclusione della Reggina a salvaguardia dell'equità della competizione. La sentenza dovrebbe essere resa nota nella giornata di domani.
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