CALCIOMERCATO PALERMO

Calciomercato Palermo, chances Serie A e bivio gennaio: strategia e mosse club rosa

Finale di girone d'andata che ha mitigato gli effetti della lunga crisi: il Palermo si tuffa nel calciomercato invernale per potenziare la rosa di Corini
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diLeandro Ficarra

Qualcosa è cambiato. Palermo vivo e reattivo nel poker di match che hanno sancito il giro di boa del torneo cadetto.

Otto punti in quattro gare per risvegliarsi dalla catalessi, mentale, atletica e tecnica, che aveva impelagato Brunori e compagni nella palude di una crisi trasversale. A Parma una scossa nervosa e caratteriale, con una stoica e strenua difesa in trincea della porta difesa da Pigliacelli, due perle da solista di Brunori, la stoccata di Segre, la rimonta subita nel recupero densa di rimpianti. Contro il Pisa sofferenza e patimento iniziale, lampi di Insigne e Brunori,solito blackout post intervallo, reazione rabbiosa all'andazzo controverso e vittoria salvifica firmata Segre. A Como un signor primo tempo, con linearità, fluidità ed incisività inedite sul piano del gioco,  gol di Di Francesco e traversa di Insigne, la sensazione di aver ritrovato ego, autostima e brillantezza. Tilt come da tradizione in avvio di ripresa, sorpasso lariano, controsorpasso rosa con testa, cuore e carattere, la sciocchezza di Marconiall'ultimo respiro che pregiudica il successo. Oscillazioni frenetiche di qualità ed intensità della performance nell'arco dei novanta e passa minuti.

Copione analogo, con finale però dolce, nel boxing day contro la Cremonese.Palermo sotto due volte e capace di riacciuffare i grigiorossi, sorpassandoli al fotofinish con la parabola al veleno di Stulac. Giusto premio per una prestazione intensa, audace, coraggiosa. Calcio vibrante, fluido e verticale, con le consuete criticità in fase difensiva, al cospetto di un avversario di alto lignaggio.

Girone d'andata in tre atti. Solido, compatto, autorevole e cinico il Palermo delle prime otto gare. Diciannove punti, secondo posto, due gare da recuperare ed una sola lunghezza dalla capolista Parma. Solo quattro gol incassati. Poker di vittorie in trasferta consecutive.

Dopo la sosta, la squadra di Corini si smarrisce progressivamente. Il pari in extremis contro lo Spezia, ancora Stulac su punizione all'ultimo respiro, è l'ultimo segnale di calcistica vitalità. Il tonfo interno contro il Lecco, in una gara tatticamente scriteriata a tratti, ma segnata anche da cattiva sorte, è una picconata a certezze, riferimenti ed autostima del gruppo. Seguiranno una serie di performances opache e deludenti, altre calcisticamente inspiegabili e disarmanti, Sconfitta senza appello contro la Sampdoria a Marassi,ko cocenti al Barbera con Cittadella e Catanzaro,il brodino da tre punti contro il Brescia e lo scialbo pari di Terni. Sei punti in otto gare e Palermo ruzzolato all'ottavo posto. La contestazione feroce nei confronti di tecnico e squadra, il percorso di autoanalisi tra tutte le componenti in seno al club durante la sosta, proprietà e management che blindano la panchina di Corini. Il resto è storia recente. Si intravede la luce in fondo al tunnel. Palermo si compatta nella sofferenza, torna a far punti e gradualmente gioco,  mostrando spirito gladiatorio ed unità di intenti che fanno ben sperare. Quinto posto in coabitazione con la Cremonese e seconda piazza che dista solo tre punti. Compagine di Corini nel gotha della zona playoff e con ancora concrete chance di puntare alla promozione diretta.