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L'EX PALERMO

Avellino, Perinetti: “Mercato, spiego tutto. Avevamo sì di Molina, non stravolgeremo”

Avellino Perinetti
Le dichiarazioni del polo manageriale dell'Avellino, Giorgio Perinetti sulla corrente sessione di calciomercato invernale degli irpini in C.
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A margine della lunga ed interessante intervista concessa alla redazione di Sportchannel 214, il direttore sportivo dell'Avellino, GiorgioPerinetti, ex dirigente di Napoli, Juventus, Roma, Venezia, Genoa, Brescia e Palermo, tra le altre, ha trattato obiettivi, struttura, ambizioni e prospettive del club irpino, big del girone C di Lega Pro di cui è l'attuale polo dirigenziale di riferimento. Di seguito, le sue parole:

"Sul mercato faccio un piccolo preambolo. Noi ci siamo seduti prima del mercato, con Pazienza, che è entrato alla terza giornata e quindi non ha costruito la squadra in estate. Pazienza ha comunque ereditato una squadra forte, ha conosciuto i giocatori, qualcuno lo ha rivalutato. Pazienza ha le sue idee e ha indicato qualche giocatore più funzionale al suo modo di vedere il calcio. Noi ci siamo messi subito a lavorare, ci ha indicato Liotti e De Cristofaro. Avevamo intenzione di prendere anche Molina, avevamo il sì, poi la Serie B lo ha vincolato e ha rinunciato a un contratto di due anni e mezzo con noi per farne uno di 6 mesi col Südtirol. Se possiamo fare qualche altro accorgimento lo faremo. Ad Avellino, scusate se lo dico in romanesco, sembra la "pigna dei coglioni", si fanno sempre nomi. Noi sul mercato ci siamo, abbiamo già preso 2 calciatori e sarebbero stati 3, se Molina non avesse cambiato idea il giorno delle visite mediche. Sul mercato posso dire che ci siamo e saremo vigili. Una società che vuole vincere deve avere una rosa forte, io parlo dei doppi ruoli, tanti titolari, soprattutto in allenamento, perché si crea la competitività. Abbiamo dato via 19 giocatori, presi 15, magari in alcune situazioni siamo stati fortunati, in altre meno. Non siamo fenomeni, gli errori ci possono essere, come ho detto prima, spesso per vincere c'è la casualità".

Su Garattoni: "Proposta dell'Avellino bassa? Io penso che la loro richiesta sia alta, fuori mercato. Ma abbiamo 23 giorni, le cose possono cambiare".

Su Starita: "Lo stiamo trattando da questa estate, ora stiamo sentendo numeri che non meritano neanche risposta, giriamo le spalle e guardiamo altrove".

No alle follie: "Non andremo a stravolgere la rosa, rispettando anche chi c'è e sta giocando da giugno con noi. Faccio un esempio, se prendiamo Starita e gli diamo un ingaggio altissimo, cosa dirà Sgarbi che prende un ingaggio normale?".

Sul difensore Llano: "Esterno destro, i Newell's Old Boys hanno tanti giovani interessanti".

In uscita: "D'Amico è andato, stiamo cercando di trovare una soluzione per Mazzocco".

Su Maisto: "Credo molto in lui, ha potenzialità enormi, può diventare un giocatore importante, ma deve superare la sua pigrizia, deve staccarsi da un cordone ombelicale, il suo attaccamento al territorio. Lui tecnicamente può fare tutto ma deve metterci più continuità e desiderio di maturazione e speriamo che lo faccia, perché può essere un giocatore davvero importante".

Su Sgarbi: "La possibilità di tenerlo dipende dalla promozione, perché magari in B può scegliere di restare qui la prossima stagione. Per ora ce lo godiamo, poi si vedrà".

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