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Zamparini-Mediagol, tutta la verità: “Io cacciato come un lebbroso, Palermo parentesi bellissima. Spero di poter tornare a tifare per i rosanero”. E sulle plusvalenze…

L'ex proprietario del club di viale del Fante: "Ma voi che mi avete conosciuto e frequentato per tanti anni, davvero pensate che io abbia commesso reati da malavitoso?"

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Di Massimiliano Radicini.

"Mai mi sarei aspettato un complotto come quello avvenuto: mi avete cacciato come un lebbroso". Maurizio Zamparini torna indietro e parla del "suo" Palermo. L'ex proprietario della società rosanero, intervistato da Mediagol.it, ha cercato di correggere il tiro in merito a quanto affermato in una precedente sua dichiarazione, relativamente ai capitali immessi nella società ed alle cessioni effettuate per cercare di far quadrare i conti: "Mai usata la parola plusvalenze, ma scritto testualmente, 'con mezzi propri e cessioni di giocatori'”. Zamparini non ci sta e prosegue puntualizzando: ”Può essere quasi la stessa cosa in generale, ma per quanto successo con le condanne del vostro Palermo non lo è. Soprattutto se si aggiunge la parola 'Famose'".

I ricordi dell'ex patron e il legame con la città restano vivi, anche se la stragrande maggioranza dei tifosi non vuole più sentir parlare di lui: "Io vi voglio bene, a tutta Palermo, parentesi bellissima della mia vita. E voglio bene anche a chi mi ha fatto male non conoscendomi. Ma le sembra possibile che chi mi accusa non mi abbia mai sentito in due anni di persecuzione giudiziaria e mediatica?".

Da diverso tempo Zamparini non ha la possibilità di richiedere l'apertura di conti presso le banche, per via di tutte le notizie circolate e per le indagini portate avanti dalla Procura: "Ma lo sapete che in Europa nessuna banca mi apre un conto? E io non ne ho uno: come un malavitoso. Ma voi che mi avete conosciuto e frequentato per tanti anni, davvero pensate che io abbia commesso reati da malavitoso? Io penso che no!".

Zamparini ha chiuso con il calcio, e non gli va giù che qualcuno possa dare per assodato che lui abbia detto delle menzogne o commesso delle irregolarità: "Io sono un uomo di una correttezza estrema da tutta la vita, e tutto il calcio e la gente che ancora mi ferma per strada lo sa - prosegue l'imprenditore friulano -. Da che vivo non posso per cultura dire mai bugie: amo la verità come valore massimo, insieme all’amore".

Infine, l'ex numero uno del club di viale del Fante si augura che si ristabilisca la normalità, sperando anche un giorno di poter tornare nel capoluogo siciliano e tifare per la squadra rosanero: "Spero che tutto finisca e possa tornare a Palermo a tifare per i vostri colori che sono diventati i miei. E faccio il tifo per la nuova società sperando che torni presto in Serie A. Io penso che pago un solo peccato: non essere palermitano ma 'il friulano'. E nulla avete detto di chi vi ha rubato la Serie A: episodio Frosinone. Poi la Procura federale che vi nega la promozione (si riferisce ai playoff, ndr) senza prove ma ipotesi - conclude Zamparini -. E TUTTI VOI ZITTI. SAPENDO IL PERCHÉ DEL VOSTRO SILENZIO".