Di Massimiliano Radicini.
serie d
Zamparini-Mediagol: “Colpe di Daniela De Angeli? Parliamo di Albanese e Macaione. Mirri l’ha lasciata sola, lui e Preziosi…”
Le dichiarazioni rilasciate in esclusiva alla redazione di Mediagol.it dall'ex proprietario del Palermo Calcio
"Povera Daniela". Risponde così Maurizio Zamparini in merito al fatto che la sua ex storica collaboratrice Daniela De Angeli è ritenuta dalla piazza una delle principali responsabili del dissesto finanziario dell'U.S. Città di Palermo. Intervistato dalla redazione di Mediagol.it l'imprenditore friulano ha stilato una sorta di scala di responsabilità, elencando una serie di soggetti che a suo avviso non sono certo esenti da colpe in relazione all'amaro epilogo della recente storia del club di viale del Fante : "E Albanese? E Macaione? E gli avvocati palermitani che la hanno assistita e guidata?".
Zamparini non ci sta e "scagiona" la De Angeli spiegando: "Certo è più facile colpire una veneziana". L'ex proprietario del Palermo Calcio è un fiume in piena e esprime il suo dissenso anche nei confronti della condotta a suo avviso tenuta da Dario Mirri, azionista di Hera Hora e futuro presidente del club rosanero, a cui è stato assegnato il titolo sportivo. Zamparini torna a parlare dello scorso mese di febbraio, quando Mirri versò nella casse del Palermo 2,8 milioni di euro, utili a pagare gli stipendi dei calciatori e scongiurare la penalizzazione, assicurandosi il diritto di opzione delle quote societarie e la gestione quadriennale di parte dei diritti pubblicitari della società: "E Mirri che ha ottenuto congiuntamente con Preziosi un'opzione poi non esercitata inducendo la Daniela a intestarsi a tempo la proprietà?". E aggiunge: "Unicamente per dare il tempo a Preziosi di cedere il Genoa".
"Queste erano le garanzie date a Daniela, per poi lasciarla sola. Dimenticatela". Questa la chiosa dell'ex patron della società di viale del Fante che ha poi concluso lanciando un messaggio alla città di Palermo: "Amate la vostra nuova squadra e abbandonate l’odio. Ritrovate l’amore e distruggete la parola odio. A Palermo si addice l’amore, e quella che lei chiama la città non è la città vera: la città vera ama. Ed io lo so perché l'ho sperimentato sino all’ultimo giorno".
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