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Venezia-Spezia, Vanoli: “Non guardiamo la classifica. Noi bel gruppo, Tessmann top”

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Le dichiarazioni di Paolo Vanoli, allenatore del Venezia al termine del match vinto dai lagunari contro lo Spezia di Massimiliano Alvini.
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Paolo Vanoli, tecnico del Venezia, è intervenuto in sede di conferenza stampa al seguito del successo interno per 1-0 contro lo Spezia di Massimiliano Alvini. In gol nel match odierno: Joel Pohjanpalo . Di seguito, le parole dell'allenatore dei lagunari.

Impressione dallo Spezia? Che partita è stata?

“Sono una grande squadra e lo hanno dimostrato stasera, sono in condizione, non escono i risultati ma anche stasera hanno mostrato di avere qualità. I miei giocatori stasera però volevano a tutti i costi. L’anno scorso giocavamo molto bene, ma eravamo vulnerabili dietro e penso che i campionati in Italia si vincano partendo dall’avere la migliore difesa. Questa è una vittoria importante, con una prestazione importante contro una squadra importante, ma possiamo fare di più. A volte siamo stati frenetici con la palla. Dobbiamo questo punto di vista lavorare ancora tanto, ma questo è lo spirito che ci vuole”.

Diversi cambiamenti di modulo:

“Nel primo tempo abbiamo fatto fatica a essere compatti, tante volte ci hanno preso tra le linee. A un certo punto abbiamo faticato e ho pensato di mettere Johnsen dietro le due punte. Dobbiamo sotto questo punto di vista migliorare, ma fa parte delle gare. È stata una gara combattuta, aperta, dove un episodio cambiava tutto. Sono orgoglioso di quello che stanno facendo i ragazzi, ma consapevole che questa squadra può crescere. Rispetto all’anno scorso c’è la mentalità, la voglia di andarsi a prendere dei risultati importanti, penso che di questo debbano essere orgogliosi giocatori e tifosi, perché la squadra li rispecchia”.

Sverko ha fatto un’altra buona partita da terzino, un commento anche su Tessmann?

“Si vedeva già l’anno scorso che aveva qualità, ha avuto un po’ di sbandamento dopo la gara di Coppa Italia, ha fatto 100 minuti dopo tanto tempo. Mi è piaciuto perché è un ragazzo determinante e l’ho tenuto per questo. Noi siamo una squadra che deve trovare ancora una fluidità in quello che facciamo. Per quanto riguarda Tessmann gli ho detto che un grande giocatore deve atterrare e giocare,  è un esperienza che ora si può portare dietro e la prossima volta sarà ancora più pronto. Penso che nel primo tempo è quello che ha fatto un po’ più di fatica, lo immaginavo, lo sapevo. Anche Gytkjaer è entrato benissimo, è un giocatore che ti fa respirare, Ellertsson è rientrato bene. Siamo un bel gruppo, che può sognare, ma bisogna restare con i piedi per terra perché il lavoro da fare è ancora tanto”.

Senti un po’ tua la vittoria?

“Penso sia una vittoria che si meritano questi ragazzi, ancora oggi dobbiamo trovare un’identità, nel calcio di oggi il giocatore dev’essere funzionale all’interno del sistema, ancora più bravi quindi questi giocatori quando c’è da cambiare qualcosa, è stato questo bello. Rispetto all’anno scorso ora abbiamo giocatori che ci permettono di cambiare, a volte magari non lo vorresti, ma le cose non vanno sempre bene, ho dovuto cambiare perché andare a prendere Esposito era difficile. A volte queste vittorie di sofferenza ti regalano qualcosa, vuol dire che sappiamo stare nella sofferenza, com’è stato con il Cittadella. Oggi avevamo di fronte una grande squadra che penso alla lunga uscirà”.

Una vittoria di sostanza anche alla luce della prestazione dello Spezia, temi di dover fare il pompiere in questi otto giorni?

“Gli ho detto che non dobbiamo ancora guardare la classifica, oggi volevo una prestazione dal punto di vista della mentalità e penso si siano meritati la vittoria, poi dovrò fargli capire che per stare là ci vuole ancora di più, come tutte le cose. Penso che questa squadra qua abbia ancora margini, io devo lavorare sulla continuità. Abbiamo un gruppo che oggi inizia a remare per arrivare da qualche parte, poi per il resto davanti c’è un sogno, i sogni senza obiettivi restano tali. L’anno scorso eravamo a giocarci ogni partita per uscire da una situazione difficile, otto mesi dopo ne siamo usciti, adesso sappiamo cosa c’è sotto, cerchiamo di starne lontani. Stiamo incontrando squadre forti, ma vedo consapevolezza per migliorare quello che facciamo”.

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