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Vecchio Palermo, arriva il commissariamento: nominato La Croce come amministratore giudiziario, Bergamo e la De Angeli…

Foto famiglia Tuttolomondo. Credits: Corriere dello Sport

Il commercialista prenderà le redini della società per i prossimi 12 mesi, ma la vicenda potrebbe anche concludersi a breve

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"Fuori tutti. Nel vecchio Palermo non c’è più spazio nemmeno per Tuttolomondo".

Apre così l'edizione odierna de Il Giornale di Sicilia parlando dell'U.S. Città di Palermo, società che ha perso il titolo sportivo a causa della mancata iscrizione al campionato di Serie B. Nella giornata di ieri la quinta sezione civile del Tribunale di Palermo ha disposto il commissariamento della società, con il presidente Roberto Bergamo e l’ex presidentessa Daniela De Angeli condannati al risarcimento delle spese processuali, rispettivamente 4.696 e 4.500 euro. L'amministratore giudiziario, incaricato di prendere il comando della società, sarà il commercialista Giovanni La Croce.

La Croce nelle scorse settimane ha a lungo studiato i conti del club e nella sua relazione era stato piuttosto duro: ipotizzando la bancarotta perZamparini, per aver violato la par condicio creditorum, e l’inesistenza del credito fiscale da 5,8 milioni utilizzato da Tuttolomondo, attraverso il quale il direttore finanziario di Arkus Network ha cercato di compensare i debiti verso il fisco: "Le indagini di La Croce e dell’Agenzia delle Entrate hanno fatto emergere l’inattività di Itec dal 2008, «senza alcun credito fiscale» nell’ultimo bilancio risalente al 2007, ma già la Covisoc aveva contestato la mancata documentazione a corredo della compensazione, che a norma di regolamento Figc non avrebbe comunque permesso al Palermo di ottenere la licenza nazionale", si legge sul quotidiano.