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Tuttolomondo: “Noi a Palermo con coraggio e amore, siamo trasparenti. Ecco cosa dico ai tifosi”

Salvatore Tuttolomondo, attraverso un video comunicato, conferma che il Palermo si trova in mani sicure: “Abbiamo da vendere verità e trasparenza”

Mediagol22

Le carte del Palermo sono in regola, questo quanto sostenuto da Salvatore Tuttolomondo.

Il direttore finanziario di Arkus Network, intervenuto in una sorta di video conferenza insieme al direttore generale rosanero Fabrizio Lucchesi ed altri esponenti, ha confermato che la società non naviga nell’incertezza, ma che piuttosto si conferma solida e adempiente ai suoi impegni. Un messaggio viene anche rivolto ai tifosi, i quali vengono invitati a non denigrare la proprietà bensì a fidarsi di quest’ultima. Di seguito le dichiarazioni.

“La polizza assicurativa è stata richiesta per tempo sin dal 10 giugno, adesso vogliamo capire la motivazione per la quale la fideiussione non sia arrivata per tempo. Dico ai tifosi che danno vita a una serie di rivolte, fatele a ragion vedute e sappiate contro chi dovete farle. Noi siamo venuti a Palermo con un grande atto di coraggio e di amore, ci siamo accollati 47 milioni di debiti non nostri e le colpe del passato non sono nostre. Non è corretto pulirsi il coltello sulle nostre camicie. Bonifici? I soldi c'erano e ci son0 ancora, è stato unicamente nell'incertezza assoluta dalla 19,00 del 24 giugno che non avessimo la garanzia fideiussoria e potesse in qualche modo essere il pretesto. Oggi siamo in grado di finire di adempiere ai nostri impegni e vorrei ricordare a tutti che noi abbiamo messo nelle casse del Palermo ben oltre 7 milioni di euro reali in gran parte per ripagare debiti tributari fiscali. Abbiamo da vendere verità e trasparenza e questo lo diciamo a tutte le istituzioni, smentiteci se non fosse così. Noi siamo pronti ad andare avanti e andremo avanti, il Palermo Calcio ha adempiuto a tutti gli obblighi. La garanzia fideiussoria non è stata colpa nostra, non appena abbiamo capito ci siamo fin da subito tutelati. Sia chiaro a tutti che questa è la nostra azienda, forse abbiamo fatto male a rispettare chi non ha meritato il nostro rispetto e fiducia dopo le ultime dichiarazioni degli ultimi giorni. Vogliamo avere la certezza che le Federazioni, avendo adempiuto a tutto, riconoscono l'esercizio alle nostre ragioni e il buon diritto all'iscrizione. Questa è una società salda e solida e va avanti per la sua strada, non si può parlare del futuro del Palermo senza il consenso di questa proprietà. Siamo pronti a tornare a Palermo nel momento in cui le istituzioni e anche i tifosi tornino a rispettarci. Ho chiesto al presidente Albanese di convocare un'assemblea totalitaria degli azionisti e con l'occasione chiariremo anche per chi è all'interno e vuole restarci la nostra posizione sotto ogni profilo. Ho chiesto anche ad Albanese che nessuno dello staff del Palermo metta in giro voci denigratorie"

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