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Palermo, l’addio di Di Piazza e la verità di Sagramola: “Nulla di nuovo, la sua posizione incomprensibile. Damir non c’entra un tubo con il club””

Le parole dell'amministratore delegato del Palermo

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Rinaldo Sagramola torna sull'addio di Tony Di Piazza.

L'amministratore delegato del Palermo, nel corso dell'intervista rilasciata a 'Siamo Aquile' in onda su Trm, ha detto la sua in merito alla scelta dell'italo-americano e detentore del 40% delle quote di lasciare ed usufruire del diritto di recesso dalla Hera Hora S.R.L.

"Non ci ha sorpreso più di tanto, è una cosa che già si sapeva dato che il consigliere aveva già dichiarato la volontà di cedere le quote. Sapevamo che era un discorso già in qualche maniera avviato di chiarimento a livello societario, è arrivata giorni addietro questa comunicazione in un momento più difficile della stagione soprattutto sotto l'aspetto economico condizionato dalle conseguenza di questa pandemia che non accenna modifiche tali per poter far riaccendere allo stadio i tifosi e dunque prendere le attività economica che riguardano la società. Gli azionisti hanno sottoscritto per intero il capitale sociale e quindi non mi preoccupa nulla, hanno sempre mantenuto fede agli impegni presi e continueranno a farlo avendo già sottoscritto il capitale. Ci sono questioni che riguardano esclusivamente i rapporti tra soci, io posso solo dire che il socio Tony Di Piazza (oggi recedente) ha in passato ritenuto sussistesse un'eccessiva autonomia dell'amministratore delegato del Palermo F.C.. Non c'è mai stata una direttiva arrivata da Hera Hora e neanche da Damir che col Palermo non c’entra un tubo, se non come azionista di Hera Hora che è il nostro azionista di riferimento. Io continuo a insistere sul fatto, e lo abbiamo anche scritto nel bilancio, che non sussiste alcuna attività di coordinamento di Hera Hora sul Palermo FC. Non riesco a capire il perché della posizione di Di Piazza e forse sarebbe meglio chiederlo a lui. Il bilancio è comunque stato approvato".