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Santana: “Il gol contro il Catania il più importante, mi sento ancora un calciatore”

Santana: “Il gol contro il Catania il più importante, mi sento ancora un calciatore”

Su Mediagol.it le dichiarazioni del capitano del Palermo: Mario Alberto Santana

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Parola a Mario Alberto Santana.

Trascinatore, capitano, uomo spogliatoio: tutto questo è il classe 1981 per la banda targata Filippi. Alla modesta età di trentanove anni, l'ex jolly offensivo di Fiorentina e Napoli si è preso sul groppone l'intero team rosanero con la propria esperienza e grazie all'infinità qualità a disposizione presente nel proprio bagaglio. Il Palermo del patron Mirri ha salutato il sogno promozione dopo il ko contro l'Avellino di Piero Braglia. Ai rosanero non è bastato vincere nel match d'andata per uno a zero in virtù del piazzamento in classifica conseguito al termine della regolar season che ha così premiato gli Irpini. La franchigia siciliana non è riuscita a riagguantare il match del Partenio Lombardi dopo esser passata in svantaggio reo tapin vincente di Sonny D'Angelo, lesto a sfruttare l'assist al bacio di Maniero. Il capitano del Palermo, Mario Alberto Santana, ha così analizzato la stagione rosanero in conferenza stampa.

"Il gol contro il Catania per tanti motivi rimarrà sempre il gol più importante e la partita più bella. Ho pensato di regalare le mie scarpe al Museo. Non posso dare consigli alla società anche perchè mi sento ancora un calciatore, mi voglio comportare da capitano di questa squadra. Vorrei continuare a parlare in campo, se poi la società capisce che questa cosa non può continuare lo decideremo insieme. Credo che Filippi ha subito capito che potevo dare qualcosa in campo e ho dimostrato di poter fare qualcosa per questa squadra e città. Ho dimostrato che posso ancora giocare e dare qualcosa. Hai detto qualcosa dopo l'ultima gara? Ho abbracciato tutti perchè grazie a loro posso giocare, senza di loro non riuscirei a farlo e dunque li ringrazierò sempre. Sono contento di quello che mi ha dato ognuno di loro".