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Palermo, nodo stadio: dall’ottimismo alle perplessità. Il vicepresidente del consiglio comunale: “Mirri? Troppo semplice chiedere un sì o un no”

"Lo stadio è della città è fin troppo semplicistico chiedere un sì o un no alla proposta del presidente Mirri"

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"L'ottimismo della prima ora rischia di lasciare spazio alla realtà delle cose".

Apre così l'edizione odierna de La Repubblica parlando della questione legata allo stadio Renzo Barbera ed al suo progetto di ammodernamento per rendere l'impianto all'avanguardia e al passo con i tempi. Per il club rosanero è un passaggio fondamentale per lo sviluppo sportivo della società, con Orlando disposto a concedere il diritto di superficie. Per il consiglio comunale, però, non è esattamente così: "Lo stadio è della città - ha dichiarato il vicepresidente del consiglio comunale Giulio Tantillo - è fin troppo semplicistico chiedere un sì o un no alla proposta del presidente Mirri".

Il Palermo ha richiesto un diritto, a prescindere dal fatto che sia di proprietà o superficie, per poter iniziare a lavorare allo sviluppo del progetto di modifica della struttura: "La richiesta è legittima, ma bisogna vedere non solo il progetto, ma anche gli obiettivi del club a medio e lungo termine e la potenzialità della nuova società - ha proseguito Tantillo -. Solo allora si potrà valutare la concessione del diritto di superficie che, però, dovrà essere vincolata a dei paletti come per esempio proprio il mancato raggiungimento degli obiettivi".

Il rendering dello stadio è già pronto, a firma dell'architetto palermitano Angelo Armanno: "Il progetto deve essere valutato dalle commissioni competenti - ha concluso Tantillo - solo allora potrà approdare in aula ed essere sottoposto all'attenzione del consiglio comunale. La giunta può varare un atto d'indirizzo, ma poi l'ultima parola spetta al consiglio comunale".

Per quanto riguarda invece il centro sportivo, col progetto Gino Zavanella, la realizzazione sembrava essere più semplice, anche in virtù del fatto che parte della cifra necessaria sarebbe dovuta arrivare dell'azionariato popolare. Ma così non è stato. Le somme raccolte, che sono ancora al vaglio della società di viale del Fante, sono al di sotto delle aspettative. "AmiciRosaNero", composta da 452 associati, ha offerto l'importo di 68.350 euro; "Palermo FBC 1900", composta da 146 associati, ha offerto invece 3.900. Il Palermo è alla ricerca del terreno dove costruirlo, dopo che sarebbe stata scartata l'idea di farlo nell'ex campo Rom: "L'obiettivo è realizzare la struttura in città e terminare i lavori entro il 2020", conclude il quotidiano.

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