serie b

Palermo, inizia la caccia al titolo sportivo: da Mirri ai cinesi, passando per Ferrero e Cairo…

Oggi il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, interverrà in conferenza stampa: sarà lui a valutare eventuali proposte per l'acquisizione del titolo sportivo in caso di ripartenza dalla Serie D. Ecco tutte le possibilità

Mediagol97

Qualcosa (o meglio, qualcuno) già si muove. Il Palermo non ha ancora la certezza di dover ripartire dalla Serie D, ma è chiaro che da tempo c'è chi sta lavorando sottotraccia per rilevare il titolo sportivo e tenere in vita il calcio nel capoluogo siciliano

Tramite queste parole l'edizione odierna de Il Giornale di Sicilia introduce l'argomento relativo al futuro del Palermo Calcio, nel caso in cui si dovesse concretizzare la liquidazione della società siciliana e la conseguente ripartenza dalla Serie D. Chi sarà l'erede della tradizione sportiva del club rosanero, che in pratica attenderebbe ormai soltanto l'ufficialità della mancata iscrizione al campionato di Serie B, verrà scelto dal sindaco Leoluca Orlando, il quale dovrà valutare le proposte che arriveranno al Comune per diventare il nuovo soggetto di riferimento per quanto riguarda il calcio a Palermo.

Oggi pomeriggio, infatti, il primo cittadino terrà una conferenza stampa relativa alle ultime vicende che hanno tartassato il club di Viale del Fante in questi giorni. Di rientro dalla Tunisia, inoltre, il sindaco di Palermo avrebbe in programma un incontro con Dario Mirri proprio per discutere dell'attuale situazione legata alle sorti della società rosanero.

Una specie di consultazione, più che un incontro, visto e considerato che l'imprenditore palermitano è stato uno dei principali finanziatori del club nel 2019, versando 2,8 milioni di euro nelle casse societarie in cambio della concessione quadriennale della gestione pubblicitaria. Il proprietario di Damir sarebbe, però, anche uno dei principali soggetti che starebbe ora valutando un possibile intervento nella "rinascita" del Palermo Calcio, qualora si dovesse (come attualmente sembra) ripartire dai dilettanti:

"Di concerto con Sagramola, che già ha collaborato con lui quando ha rilevato l'opzione (mai esercitata) per l'acquisto del club, ma anche con un aiuto concreto dalle banche. Maiolini di Banca Igea è uno dei nomi in pole position per gettare le basi di questa cordata, senza comunque escludere i buoni rapporti tra Sagramola e Micciché, quindi Banca Intesa. Al momento, questo gruppo sembra essere slegato a Preziosi, che in passato aveva provato proprio tramite loro ad acquisire le quote del club rosanero. Tentativo andato a vuoto per la mancata cessione del Genoa, che nel caso di un Palermo in Serie D non sarebbe più un problema a livello normativo. Lo sarebbe però a livello economico, trovandosi con due società onerose in mano, motivo per cui l'attuale patron rossoblù è defilato nella corsa al salvataggio dei rosa".

Sempre secondo quanto riferito dal noto quotidiano regionale, in realtà, chi starebbe adesso spingendo con maggiore insistenza per acquisire il club rosain Serie D, sarebbe proprio Massimo Ferrero, attuale proprietario della Sampdoria e fra i papabili acquirenti nel caso in cui le quote societarie dovessero essere affidate al sindaco. Con Orlando vi sarebbe già stato un primo contatto, ma anche nel caso del vulcanico patron blucerchiato verrebbe a definirsi la problematica, quantomeno non immediata, di dover poi comunque cedere il Palermo Calcio:

"Per i blucerchiati non sono andate in porto alcune trattative di recente e non sembrano esserci novità sostanziali all'orizzonte, ma Ferrero, legato a Palermo anche per la sua attività cinematografica (nel capoluogo siciliano ha prodotto «Mery per sempre») vuole cogliere la palla al balzo e cercare di battere una concorrenza destinata ad aumentare, una volta resa ufficiale l'esclusione dei rosanero dai campionati professionistici".

Dall'estero potrebbe, però, arrivare anche dell'altra concorrenza. I rapporti extracalcistici ormai ben noti tra Palermo e la Cina potrebbero infatti trovare degli sbocchi anche relativamente al campo sportivo, proprio approfittando di questa delicata situazione attualmente in essere nel capoluogo siciliano. Un operatore finanziario del nord Italia avrebbe attivato i contatti con un gruppo cinese e starebbe da tempo lavorando alla presentazione per conto loro di una manifestazione d'interesse nei confronti delle quote della società di Viale del Fante.

Secondo quanto riportato questa mattina da La Repubblica - Palermo, però, interessato all'acquisizione del titolo sportivo del Palermo Calcio, nel caso in cui si dovesse concretizzare lo spaventoso spettro della Serie D, vi sarebbe pure il patron del Torino Urbano Cairo, il quale vorrebbe ripercorrere le orme delle stesse operazioni fatte in passato dal patron del Napoli Aurelio De Laurentiis con il Bari e quello della Lazio Claudio Lotito con la Salernitana:

"Gli stessi De Laurentiis e Lotito, inoltre, potrebbero essere dietro a un gruppo di imprenditori ancora non meglio precisati che potrebbero costituire una cordata per controllare il club rosanero. A proposito di gruppi pronti a scendere in campo per il Palermo ci sono anche gli imprenditori palermitani messi insieme da Alessandro Albanese nelle ore dell'arrivo di Arkus Network in rosanero. Si tratta di potenziali investitori che avevano già messo insieme 3 milioni di euro, ma che non hanno mai versato nelle casse del club perché non convinti dalla capacità economica dei nuovi proprietari".

Da quanto riferisce all'interno della propria edizione odierna La Gazzetta dello Sport, infine, parrebbe invece complesso che le società dilettantistiche palermitane come il Cus o la Parmonval (che militano attualmente nel campionato di Eccellenza) possano avere la forza economica di ambire ad un progetto di rilancio di tale calibro:

"Potrebbero nascere, però, sinergie tese a valorizzare entità locali di prestigio e qualità, come la Polisportiva Calcio Sicilia, società che si occupa solo di settore giovanile e che da anni ormai primeggia a livello regionale e non solo".

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