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Palermo in Serie C, il messaggio della CNI: “Non c’è niente da festeggiare, rispetto per i morti”

Il Palermo ha conquistato la promozione in Serie C, ma la CNI si oppone ai festeggiamenti: "Ci sono tanti morti da rispettare"

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La Curva Nord inferiore dice "no" ai festeggiamenti.

Il Consiglio federale della FIGC ha decretato mercoledì lo stop definitivo dei campionati dilettantistici. La Lega Nazionale Dilettanti, dopo avere preso atto di tale decisione, ha definito ieri i meccanismi di conclusione della Serie D. Le classifiche verranno cristallizzate al momento dell'interruzione della stagione. Di conseguenza, otterranno la promozione le prime classificate di ogni girone, mentre retrocederanno le ultime quattro di ogni raggruppamento. Il Palermo, dunque, ha ormai blindato il salto di categoria. Per l'ufficialità bisognerà attendere soltanto la ratifica del massimo consiglio federale, che si riunirà nei prossimi giorni.

I tifosi, nelle scorse ore, hanno dunque già iniziato a celebrare sui social il primo traguardo raggiunto dal nuovo Palermo del duo Mirri-Di Piazza, seppure quest'ultimo non sia maturato sul campo. Una metaforica festa (dato anche il divieto di assembramenti dettato dalle norme del Governo) che, tuttavia, non è andata giù alla Curva Nord inferiore. Il gruppo di ultras, prima attraverso un post pubblicato sulla propria pagina Facebook e successivamente tramite uno striscione affisso all'esterno del Renzo Barbera, ha infatti chiesto rispetto per coloro che sono morti in questi mesi a causa dell'emergenza Coronavirus.

"In un momento così difficile, dove la gente continua a perdere la vita, dove la gente ha difficoltà a mangiare ed andare avanti, per questa 'promozione', non troviamo niente da festeggiare. Ci sono tanti morti da rispettare", si legge.