Lega, procuratori e anche allenatori. Il Palermo, tra le varie problematiche affrontate nell'ultima settimana, ha dovuto fare i conti anche con il caso De Zerbi
serie b
Palermo, è scontro con De Zerbi sulla penale anti-esonero: chiesti subito i 400 mila euro
Il tentativo di conciliazione fra le parti si è concluso con un esito negativo: il club attende un verdetto finale, ma l'allenatore ex rosa pretende la somma
Con queste parole l'edizione odierna de Il Giornale di Sicilia introduce il tema relativo, appunto, al "caso De Zerbi" e spiega come il club rosaneroabbia impugnato il lodo arbitrale che condanna la società a versare 400 mila euro di penale per l'esonero del tecnico nel 2016, ma che il tentativo di conciliazione tra le due parti di venerdì scorso non abbia avuto l'esito positivo auspicato e che toccherà adesso ad un giudice decidere se quei soldi dovranno finire o meno sul conto dell'attuale coach del Sassuolo.
Il Palermo d'altro canto, come anche scritto dagli amministratori all'interno della loro relazione semestrale, sperava nel raggiungimento di un'intesa relativamente all'ormai nota penale "anti-esonero" posta dall'ex patron Maurizio Zamparini, ma così non sarebbe stato, creando un malinteso tale da mettere in mezzo la Covisoc:
"Tutto per via di un'interpretazione della nuova normativa sui compensi dei tesserati, prevista dal Manuale Licenze Nazionali. Il mancato accordo, dal punto di vista civilistico, fa sì che il procedimento venga rinviato a successiva udienza e sarà un giudice a decidere se il club dovrà pagare quanto disposto dall'arbitrato o meno. Per questo motivo il Palermo attende un verdetto finale prima di far mettere nuovamente mano al portafogli ai fratelli Tuttolomondo".
Sempre secondo quanto riferito stamane dal noto quotidiano regionale, Roberto De Zerbi si sarebbe aspettato, invece, i 400 mila euro entro la scadenza prevista per la giornata di ieri, basandosi su quanto affermato dai nuovi regolamenti federali. La normativa introdotta lo scorso 17 aprile dalla Figc in merito all'ottenimento della licenza per l'iscrizione ai campionati professionistici si è rivelata, infatti, il problema principale legato al pagamento:
"«La pendenza di contenziosi», si legge nel Manuale Licenze Nazionali, «non rileverà, ai fini della esclusione degli emolumenti dal monte debiti della società, fino a quando non intervenga pronuncia, anche cautelare, che escluda la esigibilità degli stessi». Secondo il Palermo, non essendo ancora intervenuto un giudizio definitivo sulla vicenda, non sussistono motivi per un pagamento immediato dei 400 mila euro, tanto più se si considera che tale norma riguarda espressamente emolumenti e compensi mentre in questo caso si tratta di una penale".
La versione dell'attuale allenatore della formazione neroverde, però, sarebbe completamente opposta rispetto a quella della società di Viale del Fante. Non essendoci una pronuncia 'che escluda l'esigibilità' del debito, la somma doveva essere pagata entro lunedì per non risultare inadempiente al momento dell'iscrizione al campionato di Serie B. Uno scontro fra le due parti in questione che di fatto, a pochi giorni dalla scadenza federale per l'ottenimento della licenza, ha creato ulteriori tensioni all'interno del club rosanero:
"Di fatto, però, manca ancora una sentenza definitiva da parte di un giudice sul ricorso presentato dal club, condannato in prima istanza al riconoscimento della penale prevista nel contratto. Con De Zerbi, inoltre, è in piedi un altro contenzioso in merito alla conclusione del rapporto di lavoro «per mutuo dissenso tra le parti»: lì il tecnico chiede un risarcimento di 1,3 milioni".
© RIPRODUZIONE RISERVATA