serie b

Palermo di fronte al bivio, alle 12 la riunione del Cda: concreto il rischio di liquidazione

Ore fondamentali per la sopravvivenza del club rosanero: se la proprietà non dovesse fornire le prove di tutti i pagamenti, non vi sarà più nulla da fare per l'iscrizione

Mediagol97

Eccoci al bivio. Da un lato il de profundis, dall'altro la prova dei pagamenti degli stipendi dei tesserati, che ancora attendono i soldi dell'ultimo trimestre

Con queste parole si apre l'edizione odierna de Il Giornale di Sicilia, che riporta come, nella giornata di oggi, il Palermo Calcio dovrebbe alla fine conoscere il proprio destino: da un lato la possibilità di battagliare ancora per un'iscrizione che, almeno a norma di regolamento, non può essere concessa dalla Lega B, oppure terminare qui la propria storia, dopo un anno certamente definibile "da incubo".

Il consiglio di amministrazione del club siciliano, riunitosi nella giornata di ieri in un clima rovente sia dentro che fuori la sede di Viale del Fante, ha deciso di aggiornarsi alle ore 12:00 di oggi per decidere come muoversi in merito alla vicenda. Se Salvatore Tuttolomondo non dovesse mostrare le evidenze dei bonifici inviati ai propri tesserati per le mensilità di marzo, aprile e maggio, resterà ben poco su cui far leva per sperare ancora nell'iscrizione al prossimo torneo cadetto. Il pagamento degli emolumenti, al pari della fideiussione da 800 mila euro che il Palermo ancora non possiede, è di fatto una condizione necessaria e inderogabile per l'ottenimento della licenza:

"I giocatori non hanno visto una lira nei loro conti correnti e a questo punto è lecito chiedersi se mai la vedranno, almeno da Sporting Network. I bonifici attesi da Banca Ifigest, l'istituto di credito a cui si appoggia la proprietà del Palermo, non sono arrivati. Tutto bloccato, come per la fideiussione per la quale la società ritiene di essere stata truffata. I bulgari di Lev Insurance non hanno mai rilasciato una polizza fideiussoria, né tanto meno hanno avuto mandato a farne una, stando a quanto loro stessi dichiarano. Il tentativo di ottenere una garanzia a termini ampiamente scaduti non ha portato frutti, almeno fino a ieri sera, ma se non dovessero esserci sviluppi concreti entro mezzogiorno, il consiglio di amministrazione non potrà fare altro che prendere provvedimenti immediati per garantire chi attende soldi dal Palermo".

Senza le dovute prove dei pagamenti, quindi, si prospetta ora la possibilità di una liquidazione della società rosanero, in maniera tale da riuscire a mettersi d'accordo con i creditori e consegnare loro almeno una parte di ciò che gli spetta di diritto. Se invece dovessero giungere le prove di pagamento degli stipendi dei tesserati del club siciliano, resterebbe un barlume di speranza legato sempre alla fideiussione da presentare, in ogni caso, con un ritardo certamente considerevole; una speranza che, di fatto, le norme della Figc non prevedono. Il termine del 24 giugno, altrimenti, non sarebbe considerato, appunto, "perentorio":

"La rassegnazione sulle sorti del Palermo ha fatto sì che una rappresentanza di tifosi presenziasse, ancora una volta, sotto la sede del club. Con loro hanno parlato solamente il presidente Albanese e la responsabile amministrativa De Angeli, il primo in mattinata e la seconda nel tardo pomeriggio, all'uscita dagli uffici. Dal colloquio col presidente si è paventata pure l'ipotesi della consegna dei libri in tribunale, qualora il consiglio di amministrazione non dovesse avere prove concrete dei pagamenti effettuati. Con la De Angeli, invece, alcuni presenti hanno «riaperto» la questione York Capital, chiedendo spiegazioni sul perché la società non sia stata ceduta al fondo statunitense invece di chiudere l'accordo con Arkus Network".

Sempre secondo quanto riferito stamani dal noto quotidiano regionale, inoltre, nella giornata di ieri il direttore generale del Palermo, Fabrizio Lucchesi, ha lasciato la sede di Viale del Fante scortato dalla polizia, uscendo così dal retro dello stadio. Anche l'amministratore delegato Bergamo ha optato per un'uscita secondaria, mentre nel piazzale del "Renzo Barbera" si è registrato solamente il lancio di un petardo, oltre ai vari cori di protesta da parte degli ultras rosanero:

"Già in mattinata, il collettivo Curva Nord 12 aveva chiamato i tifosi a presidiare la sede per chiedere chiarezza agli amministratori della società che oggi rischia di conoscere la propria fine. Quale sia la gravità reale della situazione, lo si capirà oggi alle 12. Un mezzogiorno di fuoco per il Palermo e per i palermitani, molti dei quali rassegnati dinanzi agli ultimi eventi. Se la proprietà non dovesse fornire al consiglio di amministrazione le prove dei pagamenti e della fideiussione da 800 mila euro, non ci sarà più niente da fare".

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