serie c

Palermo, concessione stadio: la mail del club al Comune, la relazione sul canone e i soldi spesi per il Barbera…

Braccio di ferro per la concessione dello stadio Barbera: dettagli e retroscena della querelle tra Palermo e Comune...

Mediagol8

Disappunto, sconforto, preoccupazione.

Questi, in estrema sintesi, i sentimenti che costituiscono il fulcro di pensiero e stato d'animo del Palermo Football Club in merito alla spinosa questione relativa alla concessione dello stadio "Renzo Barbera". Posizione nitida e lineare quella sostenuta dal club rosanero, espressa, secondo indiscrezioni raccolte dalla redazione di Mediagol.it, tramite una mail, dettagliata e circostanziata, inviata alla vicepresidenza del Consiglio Comunale di Palermo lo scorso venerdì 17 luglio. Uno step significativo ed esplicativo quello compiuto dalla società di proprietà di Hera Hora, che ha inteso focalizzare l'attenzione sulle variegate sfaccettature di un tema dalla valenza decisamente trasversale. Il desiderio preminente di illustrare il proprio punto di vista in merito a criteri e modalità di approccio ed analisi della questione, in modo diretto e senza filtri di sorta. Al netto di tecnicismi e gineprai burocratici, possibili contaminazioni o forzature mediatiche, strumentalizzazioni pretestuose di matrice politica. Mossa sferzante sotto il profilo comunicativo e strategico, in una fase topica della querelle tra il sodalizio di Viale del Fante e l'amministrazione comunale sulla convenzione per l'utilizzo dello stadio.

La bozza definitiva oggetto della proposta deliberativa presentata alla Presidenza del Consiglio Comunale dal Settore Risorse Immobiliari prevede una durata della concessione di sei anni.

Pomo della discordia, nonché elemento principale oggetto del braccio di ferro tra le parti, è l'entità del canone di locazione stagionale che il Palermo dovrebbe riconoscere al Comune per la concessione d'uso dell'impianto. Una cifra pari, secondo quanto ha stabilito l'Ufficio Tecnico del Patrimonio Comunale e Valutazione Immobili, a 341.150 euro, frutto di una formula matematica basata sul valore di mercato della struttura (stimato in circa 9 milioni di euro) e i coefficienti reddituali potenzialmente producibili dalle aree contigue allo stadio stesso. Canone incongruo e iniquo, dal punto di vista di un club neonato ed in fase di start-up, che fattura circa 3,5 milioni di euro e che si appresta a disputare, dopo la promozione dai dilettanti, il campionato di Serie C, ultimo gradino del professionismo. Richiesta sovradimensionata e priva di proporzionalità secondo il club rosanero, se si pensa che il canone presente nell'attuale testo della bozza di convenzione è addirittura superiore a quello pagato dal Palermo targato Zamparini (circa 311.000 euro) all'epoca in cui militava in Serie A e fatturava circa 60 milioni di euro.

Una società che incarnava in quegli anni una dimensione economica ben diversa da quella attuale, con canali di introiti, tra diritti televisivi, contributi delle istituzioni calcistiche, sponsor e plusvalenze legate al calciomercato, impossibili da comparare a quelli del nuovo Palermo di Mirri e Di Piazza, club nato poco più di un anno fa, in questo preciso momento storico. Il corollario di polemiche legato alla vicenda è ormai noto, dalle beghe politiche tra opposizione e maggioranza al Comune di Palermo su un tema di grande interesse collettivo, alle dichiarazioni del sindaco, LeolucaOrlando sull'argomento, fino alle dimissioni dell'Assessore al Bilancio, Roberto D'Agostino, ed alla conferenza dei capigruppo svoltasi venerdì 17 luglio scorso. Riunione in videoconferenza, alla presenza dell'amministratore delegato del Palermo, Rinaldo Sagramola, e del presidente del club rosanero, Dario Mirri, oltre che del capo di gabinetto del sindaco Orlando, Sergio Pollicita. Parti teoricamente mostratesi disponibili a trovare il punto di convergenza, ma sostanzialmente restie a schiodarsi dalle rispettive posizioni. Quindi, su richiesta da parte dei consiglieri comunali, la decisione di discutere il testo definitivo della bozza di convenzione alla presenza del sindaco, Leoluca Orlando, nel corso della seduta del Consiglio Comunale in programma martedì 21 luglio 2020 alle 12.30. Le soluzioni per abbattere l'entità del canone sono molteplici, attingere ai fondi di una legge regionale che prevede l'erogazioni di finanziamenti per i comuni destinati alla gestione degli impianti sportivi,  compensare un'eventuale riduzione con la partecipazione del Palermo ad una serie di iniziative di carattere sociale, assegnare la manutenzione straordinaria dell'impianto ( oltre a quella ordinaria) al club di Viale del Fante,defalcando parte dell'importo originariamente previsto nella bozza di convenzione.

Scartata l'ipotesi sponsorizzazione sulle maglie dallo stesso patron Mirri, il club rosanero avrebbe anche avanzato l'ipotesi di un canone elastico, da rimodulare stagione dopo stagione, in base alle contingenze sportive ed economiche. Oggi sarà quindi una giornata determinante per comprendere orientativamente i tempi di risoluzione della vicenda, entro il 29 luglio il Palermo dovrà certificare alla Commissione dei criteri infrastrutturali e sportivi della Figc la disponibilità di un impianto omologato per la disputa delle gare casalinghe nel prossimo campionato di Serie C. Quindi, entro il 5 agosto, il club di proprietà di Hera Hora dovrà completare l'iter procedurale con la domanda di iscrizione comprensiva di polizza fideiussoria pari a 350.000 euro e relativi adempimenti contributivi.

Il tempo stringe, ragion per cui, nella mail inviata nella sera del 17 luglio scorso, il club ha auspicato che la delibera consiliare venga assunta non oltre il 25 luglio prossimo, per evitare di incorrere in criticità all'atto della formulazione e del completamento della domanda di iscrizione al campionato.

Una mail risoluta e accorata, in cui traspare anche l'amarezza dei vertici del club siciliano per il presunto mancato riconoscimento degli sforzi imprenditoriali compiuti, degli impegni assunti in sede di avviso pubblico e rigorosamente mantenuti, dei brillanti risultati gestionali e sportivi conseguiti in un così breve lasso di tempo. Amarezza acuita, secondo quanto sostenuto nel testo a firma Palermo Football Club, nelle persone di Rinaldo Sagramola e Dario Mirri, da un atteggiamento collaborativo da parte di uffici comunali ed organi istituzionali preposti che rischia di mancare un una fase decisiva della vicenda e di sortire immaginabili conseguenze.

Al messaggio di posta elettronica inviato alla vicepresidenza del Consiglio Comunale di Palermo, il club rosanero ha allegato anche un'accurata ed articolata relazione, in cui espone le sue ragioni ed argomenta il suo dissenso in merito ai criteri di approccio e valutazione adottati nello stilare proposta di concessione e canone di locazione dell'impianto da parte degli uffici preposti.  Altro documento allegato allegato alla mail è un rendiconto dettagliato delle spese a cui ha dovuto far fronte nella stagione 2019-20 la SSD Palermo per manutenzione, oneri di gestione, adeguamento e funzionamento dello stadio "Renzo Barbera".

 

Sfoglia le schede per leggere la seconda parte dell'articolo....

tutte le notizie di