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Palermo, con l’Acireale derby “maledetto”: etnei bestia nera dei rosanero, l’ultimo successo risale alla stagione 95/96

Gli etnei sono l'unica squadra siciliana con un bilancio positivo contro il Palermo. 12 precedenti in totale: 3 vittorie degli acesi, 2 dei rosanero e 7 pareggi

Mediagol92

"A vent’anni dall’ultima volta torna al 'Barbera' il derby maledetto. L’unico derby in cui il Palermo ha più sconfitte che vittorie, quello contro l’Acireale".

Apre così l'edizione odierna de Il Giornale di Sicilia parlando delle statistiche legate al derby tra i rosanero e gli acesi, gara che andrà in scena domenica alle ore 14.30, sfida valida per la quindicesima giornata del campionato di Serie D. L'ultima gara disputata tra le due squadre nel capoluogo siciliano risale alla stagione 1998/99, uno 0-0 nell'impianto che all'epoca si chiamava "La Favorita". Un pari che il Palermo pagò a caro prezzo perché non ottenne la promozione in B per due punti, con la Fermana che nelle ultime giornate riuscì clamorosamente a scavalcare i rosanero.

L'ultimo incontro tra Palermo e Acireale è però quello del 2000, Coppa Italia di Serie C, disputatosi al Tupparello e terminato per 1-1. Il successo più recente degli etnei risale al '98, con gli acesi che si imposero tra le mura amiche per 2-1 (autogol di Scarafoni, Romairone e Triuzzi), mentre il Palermo non vince della stagione 1995/96, con la formazione di Arcoleo che si impose con le reti di Galeoto e Pisciotta. 12 precedenti in totale: 3 vittorie degli acesi, 2 dei rosanero e 7 pareggi.

L'Acireale è di fatto l'unica squadra siciliana che ha un bilancio a favore negli scontri con i rosanero. Il Catania in 84 incontri ha vinto 20 volte, contro i 25 successi dei rosanero; il Messina, l'attuale Acr, in 68 incontri ha gioito 20 volte, contro le 27 dei palermitani; stesso discorso vale per il Trapani che in 14 incontri ha ottenuto solamente due vittorie, contro le 9 del Palermo: "L’unica ad avere ancora un bilancio positivo contro il Palermo resta l’Acireale, che domenica tornerà al «Barbera» dopo vent’anni", conclude il quotidiano.