Aria di derby: manca poco a Milan-Inter.
serie a
Milan-Inter, Conte: “Derby diverso, il mio messaggio alla squadra. Lukaku a Sanremo? Deve cantare a San Siro..”
Le dichiarazioni del coach dell'Inter alla vigilia del derby di Milano
Duello tra due concittadine, tra Lukaku e Ibrahimovic, tra Antonio conte e Stefano Pioli, ma soprattutto una sfida che può incanalare e decidere le sorti di un'intera stagione. Un match, inevitabilmente, combattuto sarà quello che andrà in scena nel pomeriggio di domani in quel di San Siro. L'Inter arriva in testa, ma basta un passo falso e il Milan potrebbe scavalcare nuovamente in classifica la franchigia nerazzurra. Antonio Conte sa bene l'importanza che assume la nota partita nell'economia del campionato e, pertanto, ha così parlato nel corso della consueta conferenza stampa pre-gara.
“Purtroppo mentre eravamo in campo è arrivata la triste notizia - ha detto in conferenza stampa - Dispiace veramente tanto, ci uniamo al dolore della famiglia”, sono state le prime parole dell'allenatore dell'Inter scaturite dalla terribile notizia della scomparsa di Mauro Bellugi.
“È un derby diverso rispetto al passato perché riguarda l'alta classifica. Stiamo parlando di due squadre che sono prima e seconda. Penso sia una bella soddisfazione per Milano. Il derby lo devi vincere per campanilismo ma oggi anche per classifica. Bisogna lavorare sempre col giusto entusiasmo e la giusta determinazione. Ovvio che quando la classifica ti sorride così devi essere ancora più carico e devi avere ancora più forza e più voglia. Il messaggio è quello che do quotidianamente è quello di cercare di fare sempre il massimo, lavorare provando sempre a raggiungere l'eccellenza e il miglioramento. Questo è il consiglio che do alla mia squadra, non è cambiato niente rispetto alle altre settimane. Inevitabile che questa sia una partita importante, contro una squadra forte che sta meritando la classifica che ha. Servirà una grande gara”, ha proseguito Conte.
E sul duello Lukaku-Ibrahimovic: “Raccomandazioni a Lukaku per evitare provocazioni? Mi aspetto una partita nella quale due squadre cercheranno di superarsi. È stato designato un ottimo arbitro, non vedo il motivo perché debba esserci nervosismo o si debbano creare situazioni che possano nuocere alla squadra. Come si ferma Ibrahimovic? Dobbiamo ridurre al minimo gli errori di squadra. Ibra è forte, sta dando tantissimo al Milan. Ci ha fatto gol, non è detto che lo faccia anche stavolta. Ma al di là di Ibra a noi interessa fare risultato. L'unica cosa che ci interessa è vincere il derby”. Ancora sul bomber belga: "Mandare Lukaku a Sanremo in un momento della stagione così complicato? C'è da cantare domani a San Siro".
Chiosa finale dell'allenatore dell'Inter in merito ai dubbi di formazione ed alla possibile fuga in caso di vittoria: "Finora abbiamo giocato ogni tre giorni. Abbiamo speso tantissimo contro la Juve in Coppa Italia e dopo due giorni abbiamo giocato a Firenze. Si può parlare di vantaggi o svantaggi, poi c'è il campo. Noi dobbiamo continuare a fare ciò che stiamo facendo. Sicuramente lavoreremo ancora di più non giocando in settimana. Eriksen uomo derby? Sinceramente non lo so. Mi porto dietro ancora tre dubbi sulla formazione, non ho deciso niente. Stiamo avendo tempo di lavorare con Christian, ha fatto dei buoni progressi, ci è venuto molto incontro. Questo sicuramente è buono per l'Inter e anche per lui. Noi in fuga? Mancano sedici partite. Non dimentico che tanti si chiedevano prima di Fiorentina e Lazio a quanti punti saremmo arrivati di distacco al derby. Il campionato è talmente difficile da pronosticare che ogni domenica cambia tutto. Per qualcuno il derby poteva essere una botta finale per noi visto che avevamo un calendario peggiore del Milan, invece siamo avanti. Dobbiamo andare step by step, pensando alla singola partita. Ogni partita che vinci inevitabilmente dà morale e questa è la cosa più importante”.
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