La Serie A si prepara a ripartire da zero dopo lo stravolgimento dettato dall'emergenza Coronavirus.
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FIGC, Gravina: “Protocollo anti-Covid inattuabile in futuro, sono preoccupato. Scudetto Juve? Ho la mia idea”
Le dichiarazioni di Gabriele Gravina in merito al futuro della Serie A
La stagione 2019/20 del massimo campionato italiano si appresta a giungere al termine. Nelle prossime settimane i vertici del calcio dovranno programmare la prossima annata, che come quella corrente sarà inevitabilmente condizionata dalle norme necessarie per contrastare la pandemia. I tempi, a causa della riorganizzazione dei calendari, sono adesso ristretti. A parlarne, in un'intervista rilasciata nel corso di "La politica nel pallone" su Rai GrParlamento, Gabriele Gravina: "La mia mente e il mio cuore sono già al di là di questo campionato. Sono molto preoccupato per la prossima stagione. Le squadre dovranno cominciare tra non molto i raduni e la preparazione e siamo in grandissimo ritardo nella conoscenza delle nuove procedure da seguire. Non sappiamo questo stato d'emergenza per quanto tempo sarà prorogato. La mia preoccupazione riguarda il protocollo attuale che ritengo inapplicabile da questo momento in avanti. E' impegnativo per le società e per gli stessi atleti".
"Questo protocollo - continua il numero uno della FIGC - ha dovuto tener conto dell'evoluzione dell'epidemia nel nostro Paese e bisogna continuare a tenerne conto ma bisogna anche essere realisti: lo abbiamo applicato in una situazione di emergenza per un brevissimo periodo di tempo, ma immaginare di continuare ad applicarlo fino alla fine della prossima stagione sportiva, con tamponi ogni quattro giorni, è impossibile. Sarebbe una violenza fisica verso i giocatori. Bisogna trovare delle altre soluzioni. Una volta accertata la negativizzazione del gruppo squadra bisogna allentare i tamponi. Al riguardo aspettiamo notizie dal Comitato tecnico scientifico. Serve capire quale sarà il nuovo protocollo da applicare. Non dimentichiamo che il nostro mondo è impegnato anche a livello dilettantistico. E proprio qui corre la mia mente: non sappiamo ancora come e quando poter far partire tutte le competizioni".
Infine, sul nono scudetto vinto dalla Juventus: "Lo scudetto è sempre un titolo di merito. In un momento così complicato, non solo per lo sport italiano ma per tutto il nostro paese a causa di questo virus, arrivare a questa conclusione credo sia un risultato straordinario. Per il campionato ma soprattutto per chi ha vinto il campionato".
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