Mediagol
I migliori video scelti dal nostro canale

serie a

Emergenza Coronavirus, calciatori in soccorso degli ospedali italiani: ecco di chi si tratta

Anche Florenzi, Bernardeschi e Petagna hanno donato ingenti somme di denaro a favore degli ospedali italiani in piena emergenza sanitaria

Mediagol8

L'aggravarsi del bilancio dei contagi sta mettendo a rischio la sanità italiana.

Il continuo susseguirsi di nuovi casi positivi al Covid-19 potrebbe portare al collasso l'intero sistema previdenziale nazionale per via dell'esaurimento di postazioni destinate al trattamento di terapia intensiva. Le sale di Unità di Terapia Intensiva Respiratoria - UTIR - sono sovraffollate e gli operatori sanitari sono costretti a cercare soluzioni alternative all'interno dei complessi ospedalieri, come corridoi o sale d'attesa interdette.

La Protezione Civile, nella rappresentanza di Angelo Borrelli, affiancata dall'operato del presidente dell'Istituto Superiore di SanitàSilvio Brusaferro, ha comunicato l'acquisto di nuovi macchinari utili al trattamento respiratorio di pazienti con condizioni critiche. Ma ciò potrebbe non bastare. E così, tanti personaggi dello sport e dello spettacolo si sono uniti all'appello di sensibilizzazione della classe dirigenziale politica e hanno aderito alle campagne di donazione.

Alessandro Florenzi, ex capitano giallorosso e attualmente in forza al Valencia, ha devoluto in beneficenza una somma pari a diecimila euro in favore della raccolta fondi per sostenere la causa e far sentire la sua vicinanza alle persone che vivono in questa delicata situazione. Il suo nome è comparso tra i tanti benefattori che hanno aderito all'iniziativa di Chiara Ferragni e Fedez.

Federico Bernardeschi, centrocampista della Juventus e della Nazionale Italiana, attraverso un post pubblicato sul proprio profilo Instagram, ha annunciato di aver avviato una raccolta fondi a supporto della città di Torino e di tutta la Regione Piemonte: "Credo sia giunta l'ora di mettermi in primo piano in questo momento difficile. Ho pensato di fare la mia parte, lanciando una raccolta fondi a supporto della città di Torino e di tutto il Piemonte. Così come stanno facendo per la Lombardia e per altre Regioni d'Italia, mi unisco alla causa e vi chiedo di contribuire con me per aiutare tutto il nostro Paese ad uscirne quanto prima. Ho attivato una raccolta a favore dell'Ospedale Humanitas Gradenigo, che come molti altri sta gestendo questa emergenza".

"Le donazioni ricevute contribuiranno all’attivazione di nuovi posti letto di terapia sub-intensiva, in particolare con l’acquisto di ventilatori portatili, monitor e altre attrezzature necessarie - ha proseguito -. Per donare trovate il link in bio e nelle stories. È fondamentale il contributo di tutti, anche minimo, insieme e uniti possiamo vincere la partita più importante del Paese, anche soltanto condividendo questo messaggio. Sono giorni che vivo uno stato d'animo di confusione e di incertezza, di riflessione per quello che sta accadendo. So bene che la cosa migliore da fare per tutti quanti in questo momento è seguire le direttive del Governo, stare a casa, ridurre al minimo il rischio di contagio. È quello che vi invito a fare, mentre noi scenderemo in campo, ancora, per provare a distrarvi un po', regalandovi qualche ora di spettacolo. Sappiate che noi siamo controllati, anche se è ovvio non privi di rischi e ho deciso per questo di andare in ritiro domani anche per tutelare la mia famiglia e, in generale, limitare al massimo le possibilità che accada qualcosa".

Non è da meno neanche la punta centrale della SPAL, Andrea Petagna che, come gli altri, ha mosso subito la macchina della beneficenza promuovendo un'altra raccolta fondi con l'obiettivo di totalizzare una cifra che si aggiri intorno a trecentocinquantamila euro: "Ciao, sono Andrea Petagna e gioco in Serie A nella Spal. Ho avuto la fortuna di trasformare la mia passione nel mio lavoro e di guadagnare tanti soldi. Oggi più che mai sento la necessità di aiutare chi ne ha bisogno. Per questo ho creato #NonLasciamoIndietroNessuno, perché in Italia non ci possono essere pazienti di seria A e pazienti di serie B. Chiunque è a rischio, di qualsiasi età, DEVE ESSERE SALVATO. Ho deciso di aprire una campagna crowdfunding legata agli Ospedali Pubblici Italiani. Il primo che aiuteremo sarà il Niguarda di Milano che ha bisogno di 5 postazioni di rianimazione del valore totale di 350 mila euro. Andate subito al link in BIO e donate anche voi, qualsiasi cifra, io l’ho già fatto. Grazie e diffondete", si legge.