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Casertana-Viterbese, Romano chiarisce: “Inutile gridare allo scandalo, ci siamo solo attenuti alle regole”

Le parole del patron laziale

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"Ci siamo attenuti al protocollo"

Così Marco Romano, numero uno della Viterbese intervenuto in seguito alla sfida tra la sua compagine e la Casertana. Il match ha fatto discutere non poco e continua a tenere banco a causa dei diversi positivi al Covid 19 tra le file del club campano, costretto comunque a disputare l'incontro come da protocollo FIGC. L'esito dei test rapidi effettuati prima della partita avrebbero evidenziato le positività di ben quindici elementi del gruppo squadra, di cui altri due emersi addirittura alla fine del confronto con la Viterbese e che hanno inevitabilmente anche preso parte a quest'ultimo. Il presidente della società gialloblu ha voluto commentare questa spiacevole situazione, sottolineando il suo disappunto in maniera piuttosto marcata:  “Sono state sovvertite tutte le regole, come spesso accade. Dalla ragione siamo passati nel torto dal punto di vista mediatico. Eravamo pronti a giocare la partita com’era giusto che fosse, nel rispetto del protocollo. La Casertana ha gridato allo scandalo perché diceva che noi non avremmo dovuto giocare la partita. Ma non dipendeva da noi. Cosa avremmo dovuto fare? Non giocare la partita e prendere il 3-0 a tavolino? Mi sembra una cosa assurda”.

Romano ha poi proseguito nel suo intervento ai microfoni di Gianlucadimarzio.com spiegando il perché della sua assenza nella conferenza stampa di fine gara:  “A fine partita siamo stati minacciati, oltraggiati e offesi, ragion per cui sono stato costretto a scappare via prima della conferenza, nella quale sono stato ripetutamente offeso pubblicamente. Ma noi continuiamo ad avere questa gogna mediatica, per cosa? Cosa abbiamo fatto? Secondo presidente e allenatore della Casertana io sono un uomo di poco valore dato che dovevo tenere alla salute dei miei ragazzi. Ma loro perché si sono presentati al campo allora? Anche loro avrebbero potuto non presentarsi. Mi dicono che io penso alla classifica, loro invece a cosa pensavano? Perché io non dovevo giocare e loro sì?”.

Il presidente gialloblu, in conclusione, ha anche ricordato come la Viterbese si sia già ritrovata in una situazione simile - seppur a parti invertite - , in occasione della sfida contro la Vibonese. Ecco le parole di Romano anche in merito a questo aspetto: “Contro la Vibonese ci siamo trovati nella stessa situazione, ma eravamo noi ad essere decimati a causa del Covid. Abbiamo giocato e, per gli osservatori esterni, siamo stati tutti bravi. Questa volta, invece, avremmo dovuto non giocare. Quella volta chiedemmo se fosse possibile rinviare la partita e la Lega negò il rinvio. In questo caso si grida allo scandalo, quella volta nessuno disse nulla. Che differenza c’è?".