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Bologna-Sampdoria, Mihajlovic: “Dipenderà da noi. Velasco? Un grande uomo”. E su Ferrero..

Bologna FC v AC Milan - Serie A

Le dichiarazioni del tecnico rossoblu alla vigilia della gara contro la Sampdoria

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Poche ore e sarà Bologna-Sampdoria.

Domani alle ore 12.30 andrà in scena la gara valida per la ventisettesima giornata di Serie A. Da una parte la compagine emiliana cercherà di riscattare l'insuccesso rimediato contro il Napoli di Rino Gattuso, dall'altra la Sampdoria di Claudio Ranieri proverà a dare una svolta al proprio campionato dopo i due pareggi ottenuti rispettivamente nel derby contro il Genoa e nel match contro il Cagliari di Leonardo Semplici. Il tecnico rossoblu, Sinisa Mihajlovic, ha commentato così la partita in questione nel corso della rituale conferenza stampa.

"Il campionato è ancora lungo. Giochiamo partita per partita. Le prossime sono due sfide alla nostra portata, però dobbiamo rimanere sempre concentrati e cercare di fare il meglio possibile. Ora pensiamo alla Samp, sarà una gara dura, ma se mettiamo in campo il giusto atteggiamento possiamo far bene. Dipende molto da noi. Loro hanno molte soluzioni. Possono cambiare diversi moduli anche a partita in corso. Ma noi ci siamo preparati bene, al di là della loro bravura. Io cerco di lavorare sempre sulla mia squadra, poco sull'avversario".".

VELASCO- "Io ho avuto fortuna di conoscerlo quando stavo alla Lazio. Lui è un grande uomo di sport. Tutte le volte che parlava diceva grandi cose sullo sport e sulla vita e mi ha sempre impressionato. Ho avuto l'idea di farlo venire qui perché è sempre un piacere ascoltarlo. Ieri lo abbiamo incontrato con lo staff, gli ho spiegato come stiamo lavorando e dove vorremmo migliorare. E' stato qui un'oretta e ci ha parlato tanto anche della gestione del gruppo, dell'atteggiamento mentale, dei problemi in questo periodo in cui la tecnologia spesso distoglie l'attenzione... I ragazzi ne sono stati tutti contenti, erano incuriositi sia da quello che ha detto che da come lo ha detto. E' sempre uno spettacolo ascoltarlo".

TECNOLOGIA E CELLULARI- "Io lo so accendere e spegnere, poi usare per parlare. Ma sono di un'altra generazione. I ragazzi di oggi scrivono senza guardare. Io prima di scrivere un messaggio ci metto tre ore, vado a tentoni. Adesso bisogna adattarsi a questo, ma bisogna anche fargli capire che quando è troppo è troppo. Soprattutto perché ne viene a mancare di comunicazione. Se quando siamo insieme ognuno guarda il suo telefonino e non comunichiamo, siamo delle mummie. Ieri Julio ha parlato anche della PlayStation... Non è una cosa rilassante, leggere un libro è rilassante. Dopo la partita se vai a ballare non sei stanco, ma ti liberi dal punto di vista mentale. Se invece stai a casa attaccato ai videogiochi, non riposi il cervello. Anche l'attenzione cala... Giocando alla Play si brucia, quindi se lo si fa prima di giocare la partita le energie sono finite. Quindi si, credo faccia perdere anche la concentrazione. Con questo non dico che non vada fatto, ma con dei limiti. Vi racconto un aneddoto a proposito dei cellulari: Boskov ci chiamava tutti per sapere se eravamo tornati a casa alla sera. Una volta io ero a cena e sono tornato alle 23.30 ma lui mi aveva chiamato e non c'ero. Il giorno dopo si è arrabbiato e mi ha detto: 'Qui il più grande professionista è Claudio"... Per forza, lui gli aveva dato il numero di telefono, ed era a cena con me!".

FERRERO E FUTURO- "Il mio futuro è domani, io sono concentrato per vincere e finire bene il campionato. Poi ci sarà tempo per parlare di tutto. Per me Ferrero è un amico, mi sento con lui spesso, al di là del calcio. Mi è sempre venuto a trovare anche in ospedale. Anzi approfitto per fare gli auguri anche a Gianni (Morandi, ndr), che ora è in ospedale. Una volta sono venuti entrambi a trovarmi in ospedale, sono state le due ore più belle... Sembravano i due vecchietti di The Muppet Show, e io stavo li sdraiato a guardarli".