"In serie C adesso da qualche anno è venuta a mancare una categoria per cercare di riportare il calcio a certi livelli, la C2 è stata praticamente cancellata e si è fatta una serie C unica. Parlo di lega Pro chiaramente non come è intesa oggi, quindi i giocatori che facevano parte della vecchia Serie C2 si sono trovati integrati con la precedente Serie C1 e di conseguenza si è venuto a creare un mix tra una categoria inferiore e una categoria superiore. Secondo il mio pensiero il livello tecnico rispetto a quando giocavo io nella C classica è un po' al di sotto. Ci sono ragazzi che senza molte di quelle squadre che disputavano il campionato in quel periodo si sono distribuiti in modo differente: chi era in B è sceso in Lega Pro e chi era in C è sceso in D. Che tipo di allenatore sono? Il mio modo di essere allenatore è temperamentale, ho un difetto, non mi metto a chiamare i vari dirigenti per propormi. Questo purtroppo mi preclude spesso il fatto di iniziare una stagione e quando poi eventualmente mi vengono a cercare, subentro in corsa per società o squadre che non navigano in buone acque. Penso che con il mio carattere a livello psicologico e motivazionale il risultato richiestomi l'ho sempre portato a casa, facendo gli scongiuri, mi riferisco chiaramente alla salvezza. Mi è capitato solo una volta di partire da terzultimo e ad arrivare a un solo soffio dalla promozione, ricordo che un mio calciatore commise un errore al 93esimo in una partita di play-off che vincevamo 2 a 1 e che poi perdemmo ai calci di rigore. Cerco sempre di estrapolare da ogni ragazzo che la società mi mette a disposizione il massimo. Come ho detto prima l'obiettivo alla fine l'ho sempre centrato ma sarebbe anche bello iniziare una stagione alla guida di una squadra fin dalla prima giornata.
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