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Milan, Boniek su Piatek: “È in difficoltà, ma c’è una cosa che mi sorprende. Milik-Zielinski? Ecco cosa penso”

KRAKOW, POLAND - OCTOBER 13:   Former Polish international football player Zbigniew Boniek during the draw for the qualifying play-off matches for UEFA EURO 2012 on October 13, 2011 in Krakow, Poland.  (Photo by Jan Kucharzyk/Getty Images)

Il presidente della Federazione polacca, Zbigniew Boniek, dice la sua in merito ad alcuni suoi connazionali che militano in Serie A e, in particolare, su Krzysztof Piatek

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Parola a Zbigniew Boniek.

Il presidente della Federazione polacca segue con attenzione le sorti dei giocatori della sua Nazionale che militano nelle categorie europee. Intervenuto ai microfoni di TMW Radio, l'ex centrocampista ha detto la sua in merito alle prestazioni stagionali di alcuni connazionali in Serie A, tra cui il tanto discusso Krzysztof Piatek, che sembra ad un passo dal dire addio al Milan.

"È in difficoltà - ha detto Boniek - come tutto il Milan e non è facile fare il centravanti in una squadra così. Poco possesso palla, poco servizio dagli attaccanti esterni, lui è arrivato da sconosciuto in Italia e ha fatto grandi cose, poi si è fermato. Ha ricevuto grandissime critiche e si è fermato, non sta giocando bene ultimamente, forse ci sono delle colpe da parte sua ma ci sono anche della squadra. Nessuno è un giocatore di fama mondiale ai rossoneri, sono tutti giocatori normali tolto Donnarumma. Giocano un calcio modesto. Se consiglierei a Piatek di lasciare Milano? Non parlo coi giocatori di queste cose, in Nazionale sono molto presente e se mi chiederà consigli gli dirò il mio pensiero, ma sarebbe troppo pesante consigliare una cosa del genere".

In particolare, ad avvicinarsi all'attaccante classe '95 nei giorni scorsi è stato il Tottenham: "Non lo sapevo. Potrebbe essere la soluzione per tutti. Mi sorprende questa grande fiducia riposta in Ibrahimovic, non gioca da tre mesi e ha 38 anni, non è semplice reggere il campionato italiano. È una mossa coraggiosa puntare tutto su di lui, ci sono anche le gelosie, bisogna vedere come reagirà la squadra".

A proposito, invece, di altri due polacchi che militano in Serie A, tra le fila del Napoli: "Milik è uno che se lo fai giocare sempre e lo fai sentire importante è pericolosissimo, può fare gol in qualsiasi maniera. Io lo vorrei sempre nella mia squadra. Gli infortuni lo hanno frenato, ora spero che il fisico lo sorregga. Zielinski? Non ce ne sono in Serie A come lui, è uno dei migliori al mondo, sa fare tutto. Forse il suo problema è capire la sua posizione. Ha bisogno di certezze tattiche, nel Napoli non ne ha. È uno dei miei giocatori preferiti in Nazionale, l'ho visto a 15 anni e ho subito capito che sarebbe diventato un grande. A Napoli non si è mai fatto dare una punizione, forse sulla personalità deve lavorare: non l'ho mai visto dire a Insigne e Mertens dire 'questa la batto io', mi dispiace".

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