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Milan, Bakayoko: “I tifosi rossoneri non erano gentili con me, ho lasciato il Chelsea perché…”

Milan, Bakayoko: “I tifosi rossoneri non erano gentili con me, ho lasciato il Chelsea perché…”

L'intervista al roccioso mediano francese del club rossonero, Tiémoué Bakayoko, che racconta dell'addio al Chelsea e dell'approdo al Milan

Mediagol97

Parola a Tiémoué Bakayoko.

Il roccioso mediano francese (di origini ivoriane) del Milan ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del canale Youtube di "Bros. Stories". Di seguito un estratto delle sue dichiarazioni relativamente al proprio addio al Chelsea e sull'approdo nel club rossonero questa estate.

Sull'addio al Chelsea: "Ho lasciato il Chelsea perché ho sentito che il club non mi voleva più. Certamente ero dispiaciuto. Sono stato solo un anno, non è andato come avevo previsto. È stata una decisione semplice e difficile allo stesso tempo da prendere perché il Chelsea è il Chelsea e non penso di aver mostrato le mie capacità, quindi è spiacevole. È stata una decisione facile invece perché non penso che il mister contasse su di me e il Milan è difficile da rifiutare".

Sull'arrivo al Milan: "È stato tutto veloce, ho iniziato e non ero felice ma non ero neanche triste per non giocare e non essere schierato dal mister. È successo tutto velocemente dal momento in cui ho capito con certezza che il Milan mi voleva".

Su cosa non è andato con i Blues: "Tutto stava andando per il verso giusto fino a un momento particolare. Non è stata una cosa semplice da vivere ed è stato probabilmente il mio primo momento duro in carriera: essere in un club che non ti vuole per la stagione successiva. Non è semplice ma credo che sia necessario vivere momenti come questi. Mi ha aiutato molto a superare ciò che sto vivendo ora. Ora sono pronto ad affrontare momenti più difficili, credo di essere più preparato".

Sul club rossonero: "Sono arrivato al Milan e ho incontrato Maldini, una leggenda. È stato speciale essere davanti a lui. Camminare nell'ufficio e vedere i trofei. Conoscere il Milan e viverlo tutti i giorni sono cose differenti, capisci che non è un club qualsiasi, capisci di essere in una squadra vincente, con una bacheca piena di trofei. Tutti mi hanno accolto bene, le condizioni erano perfette per esprimersi al meglio. Qualche volta pensi che l'adattamento sta andando bene e veloce e che sei in grado di dare il massimo ma non va così sfortunatamente e i tifosi non erano gentili nei miei confronti".