I racconti di Rosario Pergolizzi.
serie d
Pergolizzi-Mediagol: “Auguro al Palermo soltanto bene, il mio cuore è lì. Esonero? Sarei bugiardo se…”
Le dichiarazioni rilasciate dall'ex allenatore del Palermo, Rosario Pergolizzi, in esclusiva alla redazione di Mediagol.it
Nonostante la promozione in Serie C conquistata a seguito della sospensione dei campionati dilettantistici dal Palermo a tavolino grazie ai sette punti di vantaggio sulle contendenti, il tecnico non è riuscito ad ottenere la riconferma da parte del club di Viale del Fante. La società, infatti, ha deciso di puntare su un altro profilo. Il contratto tra le due parti è ufficialmente scaduto ieri, ma l'allenatore palermitano ha lasciato il capoluogo ormai da settimane. In particolare, da quando è stato definitivamente sospesa la stagione a causa dell'emergenza Covid-19.
In una lunga intervista rilasciata in esclusiva alla redazione di Mediagol.it, l'ormai ex tecnico del Palermo ha parlato di come ha vissuto il mancato ritorno in campo: "Non mi sarei mai aspettato - ammette Pergolizzi - che la partita contro il Nola sarebbe stata l’ultima sulla panchina del Palermo. Nessuno se lo sarebbe mai aspettato. Il Coronavirus ha portato molta tristezza, causando un gran numero di morti. Avremmo voluto continuare ma il nostro pensiero va a tutte quelle persone che hanno sofferto. Adesso è ricominciato un nuovo campionato, speriamo che tutto si sia risolto e si possa continuare così. Noi il nostro campionato lo abbiamo vinto in maniera meritevole. Sette punti erano un vantaggio importante e l’andamento della stagione ha ampiamente dimostrato che il Palermo era la squadra più forte e la società meglio organizzata. I giocatori erano di qualità, ma soprattutto uomini veri".
Pergolizzi, inoltre, ha affrontato la delicata questione legata al mancato rinnovo: "Quando sono stato chiamato ad allenare il Palermo nessuno se lo aspettava, neanche io, eppure è successo. In questo caso è successa la stessa cosa. Potevo aspettarmi di continuare ad allenare i rosanero in Lega Pro per i risultati conseguiti, ma non è successo. Questo fa parte del calcio, ma sarei bugiardo a dire che sono rimasto contento. La gente può anche criticare, ma non tutti lo facevano ed io ho vissuto momenti bellissimi a Palermo. Fa parte del gioco. È giusto che la società abbia fatto la propria scelta, come l’ho fatta anch’io, perché alla fine si è trattata di una decisione condivisa e presa a mente fredda. Rimane quel che è stato fatto di buono e dei buoni rapporti. Auguro il miglior bene possibile al Palermo, come lo auguro a me stesso. Spero di continuare ad essere quello che sono e di migliorarmi. Non auspico alla Serie A o alla Nazionale, ma voglio essere un uomo vero che non si rifugia dietro nessuno. Io non ho mai guardato né al premio promozione né al rinnovo matematico. Ho sempre pensato a lavorare nel miglior modo possibile da professionista per portare il Palermo in Serie C. L’impegno era con la società, ma soprattutto con la piazza. Il mio cuore è a Palermo e, se ci sarà bisogno e possibilità, sarò sempre pronto a tornare qui".
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