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Mediagol-Di Gaetano: “Bel gioco? Il Palermo deve andare in Serie C, contano i risultati. Vi dico quale giocatore mi ha sorpreso di più”

Il tecnico del Palazzolo, Francesco Di Gaetano, accostato in estate alla panchina del Palermo, ha commentato il periodo che sta vivendo il club rosanero in esclusiva ai microfoni di Mediagol.it

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Parla Francesco Di Gaetano.

La corsa del Palermo verso la promozione in Serie C sta continuando senza eccessivi intoppi: i rosanero si trovano attualmente al primo posto in classifica con cinque punti di vantaggio dal Savoia, e dovranno continuare a macinare punti per raggiungere l'obiettivo di salutare la Serie D e regalare ai tantissimi tifosi la gioia di una squadra che giochi nel calcio professionistico. Un traguardo che Rosario Pergolizzi dovrà raggiungere sfruttando al massimo tutti i giocatori a sua disposizione.

Tra i punti focali del progetto del presidente Dario Mirri vi è la valorizzazione della "palermitanità", ed è per tale motivo che in rosa sono presenti alcuni giocatori di origine palermitana, come Luca Ficarotta, acquistato dal Marsala. Chi conosce bene il classe '90 è Francesco Di Gaetano, che ha parlato così in esclusiva ai microfoni di Mediagol.it: "Luca Ficarotta lo conosco bene perché l'ho allenato in C1 a Trapani dove abbiamo vinto il campionato o l'anno prima e quindi conosco bene le qualità di questo giocatore. Il problema è che andando a mettere la maglia del Palermo la pressione è talmente alta che non tutti sanno reggerla e quindi giocare allo stadio davanti a 20mila persone in serie c non è la stessa cosa che a san cataldo. Le aspettative dei tifosi sono alte e soprattutto se il giocatore è palermitano ci si aspetta molto di più. Palermo e Savoia? La differenza sostanziale è che il Savoia è più di categoria visti anche i giocatori, il Palermo invece ha giocatori di categorie superiori e non è detto che poi riescano a calarsi nella realtà della categoria, io spero e penso che alla lunga il Palermo la spunterà, normalmente i valori a lungo andare vengono fuori. Il campo però è bello perché è imprevedibile".

L'ex tecnico del Biancavilla, club con il quale ha ottenuto una storica promozione in Serie D l'anno scorso, ha poi analizzato il gioco e l'organico del Palermo: "Io già qualche tempo addietro dissi che al Palermo serve vincere e quindi addesso l'importanza di far vedere il bel gioco non c'è solo che il pubblico palermitano è esigente e adesso stanno un po attaccando un allenatore che comunque sia, vero che aveva tanti punti di vantaggio, però è sempre primo e ha un buon distacco e sta facendo quello che la società gli ha chiesto. Certo ci sono modi e modi per vincere, c'è chi lo fa con il bel gioco e chi no, ma dobbiamo capire noi tifosi cosa vogliamo: se vogliamo vincere in tutte le maniere per andare in C, oppure andare in Serie C giocando bene. Ovviamente poi ci sono gli avversari. Il Palermo è stato costruito in ritardo, è stato assemblato dopo e quindi ci voleva tempo per vedere quello che vogliono vedere i tifosi. Under? A me è piaciuto Felici perché è un giocatore tecnico, veloce, attacca la profondità, viene tra le linee, secondo me è un giocatore di prospettiva e per questo intendo da grande squadra, lui è quello che mi ha entusiasmato di più. Sforzini-Ricciardo? Forse farei un sorteggio (ride, ndr) valuterei volta per volta anche in base agli avversari, allo stato di forma dei giocatori stessi. Le valutazioni da fare sono tante, bisogna capire cosa vuoi ottenere da un giocatore in quella determinata partita, sempre guardando gli avversari. Sono due giocatori importanti, ricciardo conosce la categoria e ha già vinto tanti campionati e Sforzini è impossibile da discutere, nelle categorie superiori si è fatto sempre valere. Penso che il problema che ha pergolizzi lo potrebbe avere qualsiasi allenatore.