notizie

Godeas-Mediagol: “Coronavirus? Non c’è ottimismo. Impensabile annullare campionati, ecco perché”

L'intervista concessa da Denis Godeas, ex attaccante di Triestina, Messina e Palermo, in esclusiva ai microfoni di Mediagol.it

Mediagol22

Prosegue l’emergenza sanitaria mondiale legata alla diffusione del Coronavirus.

L'epidemia da COVID-19, che ha avuto inizio in Cina nella provincia di Wuhan, si è estesa progressivamente anche in tutta Europa, mettendo in ginocchio l'Italia. Il Governo italiano, per questa ragione, ha scelto di adottare contromisure rigorose ma necessarie per contrastare la diffusione della malattia. Decreti volti ad evitare assembramenti e a ridurre al minimo i contatti sociali, con l’obiettivo di azzerare o quasi il rischio di ulteriori contagi. I provvedimenti hanno avuto importanti ripercussioni anche sul mondo dello sport, dove le attività sono state bloccate fino a data da destinarsi nel rispetto nelle norme. Il futuro dei diversi campionati, ad oggi, è dunque un punto interrogativo.

Sul controverso tema, in esclusiva ai microfoni di Mediagol.it, si è espresso Denis Godeas, ex attaccante di Messina Palermo, oggi allenatore e calciatore in una società satellite della Triestina, club di cui è stato una bandiera.

"È doveroso da parte di tutti seguire le indicazioni degli esperti al fine di preservare il bene comune. Dobbiamo stare a casa e dare una mano a chi sta lavorando per noi, a partire dai medici e gli infermieri, ma anche i trasportatori e i lavoratori nei negozi di generi alimentari, che ci permettono di vivere la nostra quotidianità. Speriamo che questo duro momento passi in fretta, anche se dagli ultimi dati non c'è ottimismo in merito alle tempistiche. Il calcio adesso passa in secondo piano. Futuro dei campionati? È prematuro adesso fare delle previsioni, dipenderà tutto da quando potremo riprendere la nostra vita quotidiana. La vita della popolazione è prioritaria. Nonostante ciò, è impensabile che i campionati non giungano al termine, anche a costo di scendere in campo a settembre. Non si può buttar via un'annata. Io collaboro con la Triestina, per cui so quali sono i costi di una stagione per una società professionistica, anche in Serie C. I club e le Federazioni vorranno tornare a dare una regolarità al campionato, anche se c'è incertezza in merito alle tempistiche. Se la ripresa dovesse avvenire entro maggio, con un prolungamento a inizio estate, si avrebbe un margine accettabile di regolarità, mentre se le tempistiche dovessero allungarsi potrebbero sorgere dei problemi, perché bisognerebbe trovare delle soluzioni più concentrate. In ogni caso, qualcuno rimarrà scontento. Il Benevento, ad esempio, sarebbe sfavorito se si togliesse dal regolamento la promozione diretta e fosse costretto a giocare i play-off. Sia tra i professionisti che tra i dilettanti ritengo possa succedere di tutto. Le variabili in gioco sono tante, avere la risposta giusta è impossibile. La priorità però in questo momento è la salute. Affidiamoci alle persone ai vertici, che stanno lavorando bene e hanno giustamente deciso di sospendere i campionati, anche se la decisione forse è stata tardiva. Speriamo si possa tornare in campo il più presto possibile".