"Dopo quanto fatto ci sarebbe poco da fare. Siamo riusciti a mantenere la squadra più giovane del campionato. Insieme a Gonzalez contiamo sette ragazzi Primavera in Prima squadra". Lo ha detto Pantaleo Corvino, intervenuto questa mattina in conferenza stampa a margine della presentazione di Nikola Krstovic. Diversi i temi trattati dal direttore sportivo del Lecce, che si è espresso in merito al futuro di Federico Di Francesco, ad un passo dal Palermo targato City Football Group.
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Lecce, Corvino: “Di Francesco via? Fiducia in Strefezza. Dobbiamo essere sostenibili”
"A volte non basta una sessione per riuscire a fare tutto, soprattutto considerando che si è fatto tanto e bisogna essere sostenibili. Bisogna tenere conto dell'equilibrio di uno spogliatoio. A volte contano le motivazioni. Un calciatore importante che riscuote il consenso di tutti non è facile da tenere in panchina. Serve flessibilità. Abbiamo esterni come Banda e Almqvist e Corfitzen. Può andare via Di Francesco, ma Strefezza può essere considerato un esterno. In emergenza può essere chiamato anche Oudin, come Blin che può fare il centrocampista e il difensore. Serve questa flessibilità per tenere lo spogliatoio in equilibrio. Abbiamo acquistato praticamente dieci calciatori come Kaba, Krstovic, Almqvist, Venuti. Siamo riusciti a creare un grande patrimonio tecnico tra promozioni e acquisti. Questo è figlio di lavoro e sforzi, di una cessione importantissima come Hjulmand. Non riesco a dire cosa riusciremo a fare in tre giorni, bisogna avere i tempi giusti. Ripeto che dobbiamo essere sostenibili", le sue parole.
DA MALEH A PERSSON - "Il futuro di Maleh, Persson e Helgason? In Serie A sono il primo per partite disputate da DS. Alla luce della mia esperienza ho capito che il livello si è alzato di molto, a tal punto che le grandi fanno fatica. Sono salite proprietà ricchissime. Il Genoa ha pagato Retegui 17 milioni, tutta la nostra squadra. Avere sei o sette centrocampisti è una qualità. Chi oggi non gioca non è scarso, semplicemente qualcun altro sta bene. Stiamo alzando il livello. Un calciatore di 5 milioni non è calciatore da Serie A, quelli conclamati costano dai 15 in su. È a rischio Pinamonti, figuratevi chi è stato pagato 5. Maleh è in reparto dove possono essere necessari anche 8 centrocampisti. Dobbiamo cercare di sbagliare il meno possibile, è impossibile non sbagliare mai. Maleh sta lì e se la gioca, evidentemente c'è qualcuno che vale 10 milioni anche se è stato pagato 1 o 2. Persson è a Vitesse. Un altro attaccante non verrebbe a fare panchina a Krstovic. L'allenatore vorrebbe 2 Krstovic, ma non si possono gestire".
SU KRSTOVIC -"Mi piace prendermi le mie responsabilità. Negli ultimi tre anni le prime punte a Lecce hanno segnato più di 50 gol, tra Coda, Colombo e Ceesay. Non sono pochi per un club sostenibile. C'è chi spende 20 o 12 milioni per avere 3 gol, non è facile. Lo stesso sforzo lo abbiamo fatto in Primavera con Burnete, capocannoniere dello scorso campionato. Stiamo iniziando un altro ciclo. Non è stato un parto concepito agli ultimi momenti, è stata una lunga trattativa. Individuare una potenzialità che può far bene al Lecce non è facile. Noi ci sforziamo. Nikola ci ha sostenuto in questo. Abbiamo fatto call, gli ho parlato molto di Lecce. E' un classe 2000. Le difese italiane sono forti ma noi siamo coraggiosi. È montenegrino come Vucinic e Jovetic che mi hanno portato bene, non c'è due senza tre. Una volta preso Krstovic ho chiamato Vucinic e mi ha detto che è forte, di prenderlo. Mi ha chiesto quando devo spendere e ha dato l'ok all'acquisto (ride, ndr.). Alla fine lo abbiamo pagato 3.8 milioni", ha concluso Corvino.
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