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Inter, il sindaco Sala: “Festa Scudetto? I tifosi non sono terroristi, la gente vuole una cosa”

Inter, il sindaco Sala: “Festa Scudetto? I tifosi non sono terroristi, la gente vuole una cosa”

Il primo cittadino di Milano è tornato sulla festa scudetto nerazzurra

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La parola a Giuseppe Sala.

La recente vittoria dello scudetto da parte dell'Inter ha sicuramente scatenato l'animo dei più appassionati tifosi nerazzurri. L'aver interrotto un regime decennale di vittorie come quello della Juventus, ha sicuramente instaurato una nota positiva in più nell'animato tifo interista. La vittoria finale del campionato di Serie A ha generato, in maniera inevitabile, diversi assembramenti in giro per Milano e specialmente d'innanzi al monumento più rappresentativo della città: il Duomo.

La zona gialla non ha dunque fermato i sostenitori nerazzurri, che hanno scatenato diverse polemiche per i festeggiamenti e il caos creato tra le vie principali della metropoli.

Tutto questo non è certamente piaciuto all'opinione pubblica, che non ha perso l'occasione per criticare la gestione della massa applicata dall'amministrazione di Giuseppe Sala. Non si è fatta mancare la risposta del sindaco del capoluogo lombardo, che tramite un video pubblicato dai suoi canali ufficiali ha spiegato le dinamiche viste in quel di Piazza Duomo. Di seguito le sue parole.

"Stiamo faticosamente uscendo dalla più grave crisi sanitaria e sociale dal dopoguerra. Esistono tante sensibilità che a volte si contrappongono. C'è chi ha un po' di nostalgia per l'ordine assoluto del lockdown e chi vorrebbe aprire tutto e subito al primo spiraglio di normalità. Quello che sappiamo è che per gestire una comunità non esiste un tasto acceso/spento. O forse sì, ma in società molto diverse dalla nostra. Una società libera è una comunità complessa che va gestita con strumenti complessi. Io non credo che le migliaia di famiglie che hanno festeggiato lo scudetto in tutta la città in zona gialla siano pericolosi attentatori alla nostra salute.  Certo, lo dico con chiarezza, ora più che mai  bisogna avere comportamenti corretti in termini di distanziamento e uso delle mascherine. Però sappiamo anche che tutti insieme non abbiamo offerto appigli ai professionisti della guerriglia urbana, che nessuno si è fatto male e che le forze dell'ordine hanno fatto rispettare a tutti il coprifuoco. E, credetemi, non è poco".

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