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Italia-Spagna, Bonucci: “Morata non merita critiche. Loro sono in crescita”

Italia-Spagna, Bonucci: “Morata non merita critiche. Loro sono in crescita”

Le parole del difensore centrale della nazionale alla vigilia della sfida della Spagna

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Italia e Spagna domani sera scenderanno a Wembley alle ore 21 per giocarsi l'accesso alla finale di Euro 2020. L'attesa è tanta, con la nazionale di Roberto Mancini che sta facendo appassionare i tifosi, con un gioco divertente e spumeggiante. In questi minuti, alla vigilia dell'importante match, sono intervenuti in conferenza stampa il commissario tecnico Roberto Mancini e uno dei leader dello spogliatoio Leonardo Bonucci.

Il centrale di Viterbo ha espresso il suo pensiero su Alvaro Morata, centravanti della nazionale spagnola e della Juventus, che Bonucci dovrà marcare insieme a Chiellini: "E' un amico, spesso siamo insieme. Mi ha colpito quel che ha subito e quel che tutti subiamo. So cosa significa leggere le critiche, sentire certe cose. Gli sono vicino, Alvaro è una persona squisita, un bravo ragazzo, un grande giocatore, un bravo padre e un amico. E' un attaccante totale, ha inserimento, copertura, è uno dei migliori centravanti del mondo. Fortunatamente in stagione ce l'ho in squadra, servirà una grande attenzione per lui e per tutti. Nelle ultime due stagioni, un po' per l'infortunio di Giorgio, un po' per la pandemia, un po' per qualche mio acciacco, abbiamo giocato poco insieme. Ci conosciamo a memoria e viene tutto più naturale, molte cose a cui devi pensare, avendo un partner diverso rispetto a lui, ti portano a essere concentrato su quel che devi fare. Insieme ci dividiamo i compiti, anche come leadership: così diamo il massimo in ogni partita".

Bonucci sottolinea come la Spagna sia cresciuta esponenzialmente durante il torneo: "Oltre alla storia, ha dimostrato che è in continua crescita. Serve rispetto, entrambe le Nazionali hanno un modo di giocare e interpretare le partite. Dovremo fare attenzione ai loro movimenti senza palla, servirà una grande fase di non possesso da parte di tutti. Ho un ricordo amaro della finale di Kiev: siamo arrivati con le pile scariche, eravamo a corto di fiato e di idee. Ce la siamo potuta giocare solo in piccola parte, il risultato fu giusto. Nel 2016 eravamo consapevoli che col nostro modo di giocare avremmo potuti metterli in difficoltà. Domani sarà aperta, entrambe vorranno mettere in campo la propria idea di gioco. Dovremo stare attenti alle loro riconquiste e ai giocatori di qualità che hanno davanti".

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