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Palermo, strada in salita per la Serie B. I segnali dopo le prime partite sono negativi, sarà una stagione difficile

Squadra ancora in affanno contro gli avversari di turno, monta la delusione dei tifosi che sui social si sfogano. Ci sono tanti problemi da affrontare e superare

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Di chi è la responsabilità di questa nuova sconfitta e di questo avvio di campionato disastroso? Nelle gare finora disputate, il Palermo si è mostrato non all'altezza del blasone e delle ambizioni di promozione.

NEGAZIONISTI ROSANERO

I veri nemici del Palermo diranno che va tutto bene, che bisogna mettersi i paraocchi, tifare con fiducia (davanti Eleven Sports che non funziona...) e far finta di niente, ma con questo andazzo il primo posto in classifica necessario al club rosanero per essere promosso con certezza in Serie B oggi sembra un miraggio. Così come utopico appare il buon proposito riportato dalla proprietà nel proprio Manifesto ai tempi del bando vinto, in cui al punto 3 "COMPETENZA E AFFIDABILITÀ" si parlava di "...certezza di poter scalare le categorie nel minor tempo possibile per riportare in tre anni il Palermo in Serie A".

CALCIOMERCATO

Non è certamente facile fare una squadra quasi da zero e confrontarsi con altri club già strutturati per la categoria e con maggiori risorse economiche, ma le aspettative di una piazza importante come Palermo non possono essere tradite.

Il calciomercato ha lasciato tutti con l'amaro in bocca per i tanti nomi importanti che sistematicamente sono stati prima accostati al Palermo e poi sono sfumati. Quel che sembra, è che il club rosa si sia dovuto accontentare di ciò che è rimasto sul mercato, ovvero delle seconde o terze scelte, mentre i nomi più gettonati si andavano via via accasando con i principali contendenti per la promozione.

E poi un ritardo enorme nella costruzione della rosa, con il ritiro iniziato a metà luglio con dieci giorni di ritardo rispetto al previsto e con una rosa incompleta nonostante lo stop anticipato del campionato di Serie D decretato il 20 maggio 2020.

INFORTUNI

Aggiungiamo anche che gli infortuni che hanno privato Boscaglia di alcuni giocatori potrebbero non essere del tutto casuali. Oltre al lungo stop causa covid, che ha fatto perdere il ritmo a molti atleti, pesa sicuramente il fatto di aver scelto di fare allenare (ritiro estivo escluso) la squadra sul sintetico e non su un campo in erba naturale. Dopo che la società non ha trovato l'accordo con lo storico impianto di "Boccadifalco" (che da quello che ci risulta chiedeva circa 50 mila euro), infatti, gli allenamenti sono stati sposati in un impianto in erba sintetica che come risaputo può diventare un problema per le sollecitazioni alle articolazioni.

STADIO E COVID

Manca un altro elemento importantissimo al Palermo, cioè il fattore campo. L'assenza del pubblico che nella passata stagione è stato determinante si è sentito e come. Uno stadio rumoroso intimoriva gli avversari già al loro ingresso al "Barbera", ma oggi questo vantaggio non c'è più senza tifosi sugli spalti.

Quindi cosa aspettarsi da questa stagione cominciata male? Intanto serve un segnale da parte del club per capire con chiarezza se il progetto della Serie A in tre anni è ancora valido oppure se è meglio far mettere subito il cuore in pace ai tifosi del Palermo. L'altro segnale (di vita) lo attendiamo invece dal campo, per capire realmente cosa possono dare questi giocatori e questo allenatore.

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