L'emergenza Coronavirus continua a spaventare l'Italia.
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CORONAVIRUS, TUTTA ITALIA IN ZONA ROSSA. CONTE: “RESTATE A CASA”
Il Premier Giuseppe Conte ha comunicato la decisione di allargare la zona rossa a tutta l'Italia
Nonostante le misure restrittive adottate dal Governo dopo l'emanazione del nuovo decreto, la situazione in Italia non solo non è migliorata, ma è addirittura peggiorata: i casi di contagio sono aumentati in modo incrementale e la situazione negli ospedali peggiora giorno dopo giorno.
Fino ad oggi le zone rosse ad alto rischio, nelle quali sono state fermate tutte le attività commerciali, le scuole e gli uffici pubblici, sono state le regioni Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto, ossia i luoghi dove erano presenti i focolai più grandi e complicati da gestire e controllare. In tutte le altre regioni d'Italia, considerate zone gialle o comunque a basso rischio di diffusione, erano semplicemente state diffuse delle regole da seguire al fine da adottare il giusto comportamento e limitare la diffusione del Coronavirus. Per tale ragione erano stati chiusi bar, cinema e teatri al fine di evitare l'aggregamento di individui negli spazi pubblici, e la Lega ha deciso di fermare ufficialmente il campionato fino al mese di aprile.
Il Governo ha dunque deciso di allargare la zona rossa a tutta Italia. A confermarlo è stato il Premier Giuseppe Conte, che ha parlato così in conferenza stampa: "Vi comunico che abbiamo adottato una nuova decisione come Governo. Siamo consapevoli di quanto sia difficile cambiare le nostre abitudini, ho la massima comprensione per tutti gli italiani, per i giovani. Purtroppo non c'è tempo, i numeri ci dicono che stiano avendo un aumento dei contagi, delle persone in terapia intensiva e dei deceduti. Le nostre abitudini, quindi, vanno cambiate, ora. Dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa: è per questo che abbiamo deciso di adottare misure più forti e stringenti, per contenere l'avanzata del Coronavirus e tutelare la salute dei nostri concittadini, che è il nostro obiettivo primario. Sto per firmare un provvedimento che possiamo sintetizzare con l'espressione: io resto a casa. Non ci sarà più una zona rossa, non ci saranno più una zona 1 e una zona 2 della penisola. Ci sarà un'unica zona: saranno da evitare su tutto il territorio gli spostamenti, a meno che non siano necessari per tre circostanze: comprovate ragioni di lavoro, casi di necessità e motivi di salute. Aggiungiamo un divieto degli assembramenti all'aperto e in locali aperti al pubblico. Comprendiamo la voglia dei giovani, non ci possiamo permettere più queste occasioni di aggregazione che diventano occasioni di contagio. Non è facile, sono consapevole della gravità di adottare queste misure, ma sono consapevole della necessità di intervenire in maniera più decisa".
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