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Venezia, Scibilia rivela: “Ho avuto il Coronavirus, ero distrutto. Avrei potuto contagiare giocatori e staff”

Il direttore generale del Venezia, Dante Scibilia, racconta l'esperienza vissuta prima del lockdown per avere contratto il Coronavirus

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Dante Scibilia rivela di avere contratto il Coronavirus.

L'emergenze legata alla diffusione del Covid-19 in Italia ha avuto importanti ripercussioni nel mondo dello sport, in cui i campionati sono stati sospesi fino a data da destinarsi. Un gran numero di personaggi, tra giocatori e membri dello staff, sono stati coinvolti in prima persona: da Daniele Rugani, difensore della Juventus e primo contagiato in Serie A, a Massimo Cellino, patron del Brescia. Questa settimana, nel rispetto delle norme di sicurezza, le squadre hanno iniziato gli allenamenti individuali e, a partire dal 18 maggio, in conformità con il nuovo decreto del Governo italiano, potranno riprendere anche le sedute collettive. Nessuna novità, tuttavia, in merito alle possibilità di ripresa delle competizioni.

Il direttore generale del Venezia, tra le colonne del Corriere del Veneto, ha raccontato la dura esperienza vissuta a causa del Coronavirus, soffermandosi sui rischi a cui avrebbe potuto esporre i suoi contatti, quando ancora non era consapevole di avere contratto la malattia.

"È stato un periodo orribile. Prima della trasferta di Pisa - ha ammesso Scibilia - mi si erano manifestati i sintomi del virus e a distanza di tempo penso che avrei potuto contagiare qualcuno visto l’abbraccio a fine partita con giocatori e staff. Ho vissuto momento di forte preoccupazione e sconforto, ho avuto problemi renali, tosse, febbre e un senso di stanchezza infinito. Sono rimasto a casa a lottare con il virus e alla fine avevo ottenuto unicamente di poter fare la lastra ai polmoni che aveva evidenziato solo un’infiammazione. Ci ho messo venti giorni per riprendermi dopo la scomparsa della febbre, attraversavo la strada e sembrava che avessi fatto una maratona. Ho preso tachipirina quando la febbre saliva oltre i 38 gradi. Il massimo che ho avuto è stato 38.5, ma ero distrutto come se la temperatura fosse salita fino a 41".