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Lazio, Immobile: “Il calcio manca, è una distrazione. In carriera a volte ho stretto i denti, vi racconto”

Le dichiarazioni rilasciate da Ciro Immobile nel corso della diretta Instagram con Er Faina

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Ciro Immobile si racconta.

Il bomber della Lazio è stato ospite in diretta su Instagram di Damiano Er Faina. L’attaccante, in una lunga ed interessante chiacchierata, ha parlato del momento che l’Italia sta vivendo a causa dell’emergenza Coronavirus e ha ripercorso la sua straordinaria carriera, tra gioie e dolori.

“Il calcio - dice Immobile - manca a tutti, è fonte di distrazione. Purtroppo in questo momento non possiamo fare niente. Io sono partito da Sorrento, che era una società seria e sana. Mi voleva anche il Messina, che all'epoca era in Serie A. Quando arrivò la Juventus, pensai fosse uno scherzo. Ritrovarti una chiamata del genere è incredibile. Me lo disse mio padre, la mia famiglia nemmeno aveva mai preso l'aereo e dovevamo andare a Torino. Fu molto difficile ambientarmi, ti dovevi subito mettere al livello degli altri e tutto era frenetico. Il primo anno ho fatto fatica, poi gli altri due anni andarono alla grande. Subito dopo sono andato a Siena, ero giovane e la squadra era molto forte. Ho sofferto il salto di categoria ma mi ha aiutato tanto. A Grosseto, invece, ho imparato tante cose, che poi mi sono ritrovato a Pescara. Devi stringere i denti quando va male; anche al Genoa non fu facile, poi andò bene a Torino. Sono step necessari per crescere. Il calciatore deve avere testa, non deve mai pensare di non essere all'altezza”.