La quarantena di Romelu Lukaku.
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Inter, la quarantena di Lukaku: “Sono quasi uscito di testa, ma mi sento fortunato. Ecco cosa mi manca”
Le dichiarazioni rilasciate dall’attaccante dell’Inter Romelu Lukaku in merito alla sua quarantena a causa dell’emergenza Coronavirus
L’emergenza Coronavirus sta costringendo milioni di italiani all’isolamento. Per contrastare la diffusione del virus, infatti, il Governo ha messo in atto misure restrittive che consentono alla popolazione di uscire di casa soltanto per motivi di prima necessità. Un provvedimento che ha coinvolto anche diversi esponenti dello sport, molti dei quali hanno preferito tornare in patria, piuttosto che trascorrere la quarantena in Italia. L’attaccante dell’Inter, tuttavia, non è tra questi. Lukaku, infatti, non si è mosso da Milano e sta condividendo con i suoi concittadini il duro momento.
Il belga, intervenuto ai microfoni del del canale YouTube dell'ex bomber dell'Arsenal Ian Wright, ha descritto con queste parole i suoi giorni in isolamento.
“Sono quasi andato fuori di testa un giorno. Non posso andare fuori, non posso fare shopping. Sono rinchiuso. Adesso sono passati nove giorni da quando è iniziato l'isolamento. Mi hanno procurato una bici da camera: tutti i giocatori vivono nel centro della città, non avevo spazio, quindi ho chiesto nella nostra chat di gruppo chi avesse una cyclette. Dopo due ore hanno portato una bicicletta a tutti. Mi manca la quotidianità: stare con mia mamma, stare con mio figlio o con mio fratello. Sto pensando a tutti. È un male, non puoi avere un contatto normale con gli esseri umani. Mi manca allenarmi e giocare davanti ai tifosi. Ora inizi ad apprezzare ciò che hai. Sono un ragazzo fortunato, questi momenti mi stanno facendo ripensare a ciò che ho vissuto da bambino. Serve attenzione: mia mamma ha il diabete, quindi non posso nemmeno andare a casa e toccarla. Mia mamma non sta nemmeno andando fuori ora, fa una veloce passeggiata la sera e poi rientra. Io sto col mio fisioterapista, mi portano il cibo ogni giorno, sto osservando un regime particolarmente restrittivo. A mezzogiorno arriva puntuale il pranzo, io mangio pesce e verdure”.
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