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Coronavirus, Spadafora: “Serie A il 3 maggio? Molto dubbioso. Si giocherà solo a porte chiuse”

Il ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, ha parlato dell'ipotesi di riprendere il campionato alla fine dell'emergenza Coronavirus

Mediagol52

Il dubbio di Vincenzo Spadafora.

L'emergenza Coronavirus in Italia sembra ancora essere a livelli molto tragici, e nonostante le misure restrittive adottate dal Governo sono ancora troppe le persone che ogni giorno risultano positive al tampone: bisognerà resistere ancora per un periodo indefinito di tempo prima di considerare totalmente svanita la minaccia.

Restano ancora molti dubbi dunque sul futuro della Serie A, dal momento che CONI, FIGC e Lega non sono intenzionati a ripartire senza avere la certezza di non mettere a rischio la salute dei calciatori. A parlare di una possibile data da cui riprendere il campionato è intervenuto Vincenzo Spadafora, ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, che ha parlato così nel corso del programma Chi l'ha visto in onda su Rai 3: "Le ottimistiche previsioni che facevano pensare di poter riprendere le competizioni sportive a fine aprile o ai primi di maggio credo siano un po' troppo ottimistiche, come del resto ci ha detto l'evoluzione dell'emergenza. Io, rispetto all'ipotesi del 3 maggio, sono molto, molto dubbioso. Di sicuro posso dire che, qualora ci dovessero essere le condizioni per riprendere in alcune circostanze le competizioni, certamente avverrà a porte chiuse. A oggi non è pensabile dire che a maggio si possa riprendere regolarmente con tutte le competizioni, soprattutto con gli spettatori. Sinceramente a oggi ho anche qualche dubbio rispetto alle decisioni di qualche Federazione di poter riprendere il 3 maggio: sono gli stessi scienziati a non avere certezze sull'evoluzione dell'epidemia, non è che stiamo sbandando o non è che non sappiamo cosa fare. Dobbiamo adattare le nostre decisioni alle situazioni che cambiano. Campionato annullato? La scelta finale spetterà alla Figc, quando parlavo di previsioni ottimistiche era proprio alle previsioni del calcio di poter riprendere il 3 maggio che mi riferivo. Se poi  il calcio deciderà di posticipare tutto all'estate, questo ricade nell'autonomia dello sport: a oggi la situazione è complicata, il calcio ci ha messo un po' di tempo in più degli altri a capire l'emergenza, immagino che ora si muoverà con tutta la cautela possibile per evitare episodi".

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