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Coronavirus, Parejo: “Atalanta-Valencia è stato un rischio. Ecco cosa vogliamo noi giocatori”

VALENCIA, SPAIN - MARCH 10: (FREE FOR EDITORIAL USE)  In this handout image provided by UEFA, Daniel Parejo of Valencia during the UEFA Champions League round of 16 second leg match between Valencia CF and Atalanta at Estadio Mestalla on March 10, 2020 in Valencia, Spain. (Photo by UEFA - Handout via Getty Images)

Il centrocampista del Valencia ha parlato dell'emergenza del Coronavirus e della sfida a Milano contro l'Atalanta

Mediagol52

La critica di Dani Parejo.

Tutto il mondo sta fronteggiando la gravissima emergenza del Coronavirus, adottando misure molto restrittive per cercare di limitarne la diffusione e ridurre il prima possibile il numero dei contagiati e soprattutto quello delle vittime. Uno dei paesi più a rischio al momento è sicuramente la Spagna, che insieme all'Italia è lo stato con il più alto numero di positivi al COVID-19.

A commentare la situazione è intervenuto anche Dani Parejo, centrocampista del Valencia, che durante un'intervista rilasciata ai microfoni di AS ha parlato della sfida contro l'Atalanta e del grande rischio corso da tutti i giocatori durante la gara giocata a San Siro. Queste le sue dichiarazioni: "In pochi parlano di quanto siamo stati esposti giocando Atalanta-Valencia. Il club ha fatto di tutto per evitare il contagio, ha portato avanti misure ufficiali ma non è stato possibile evitarlo. Ora è il momento di stare accanto a coloro che sono stati infettati, incoraggiarli e confidare che tutto andrà bene. Ci ha toccato molto da vicino ed è per questo che siamo così consapevoli. Tutta l'Europa deve aver imparato da quello che è successo in Cina. Ora dobbiamo ascoltare le autorità e rimanere a casa, che è il modo più sicuro per fermare la trasmissione e quindi aiutare tutti coloro che stanno rischiando la vita per noi. In questi giorni la testa gira e pensi tanto a quel che è stato fatto. In pochi parlano dell'esposizione di noi giocatori e dei lavoratori del club in quella partita. Tutti i giocatori vogliono che la stagione finisca, ma non a nessun prezzo. La prima cosa è la salute e la sicurezza di tutti. Dal primo fan all'ultimo giocatore. Quando questo può essere garantito, torniamo indietro. E quando torniamo, dobbiamo farlo nelle migliori condizioni".