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Coronavirus, il racconto di Depaoli: “Ora sto bene. Il mio appello? State a casa e uniti”

GENOA, ITALY - OCTOBER 30: UC Sampdoria players celebrate after score Gaston Ramirez during the Serie A match between UC Sampdoria and US Lecce at Stadio Luigi Ferraris on October 30, 2019 in Genoa, Italy. (Photo by Paolo Rattini/Getty Images)

Fabio Depaoli a 360°: il 22enne terzino della Sampdoria, risultato positivo a Covid-19, si racconta tra passato, presente e futuro

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Parla Fabio Depaoli.

Tra i club di Serie A, la Sampdoria di Massimo Ferrero è quello maggiormente colpito dal Coronavirus. Sono 8, infatti, i tesserati blucerchiati che hanno contratto il Covid-19, 7 dichiarati e 1 rimasto ancora sconosciuto: Manolo Gabbiadini, Albin EkdalBartosz BereszynkyAntonino La GuminaMorten Thorsby, Omar Colley e lo stesso Depaoli.

Proprio quest’ultimo, arrivato dal Chievo Verona alla Samp nell'estate 2019, intervenuto ai microfoni di TMW, ha raccontato con molta schiettezza e sincerità la sua esperienza.

LO STATO DI SALUTE - "Io sono risultato positivo al primo tampone, ma è passato tutto velocemente. Da 3-4 giorni mi sento bene. Ripeto, ora sto bene, è passato tutto, sono ritornato anche ad allenarmi un po' in salotto. Per fortuna in casa avevo già il tapis roulant e anche la società si è subito mossa per metterci a disposizione alcuni macchinari della palestra per tenerci un po' in forma".

LA PAURA DEL VIRUS - "C'è apprensione, il pensiero corre sempre lì, ma questo credo valga davvero per tutti. Penso soprattutto alle persone anziane. Sono sempre in contatto con i miei genitori, che sono a Trento, stanno bene. Siamo tutti sulla stessa barca e l'unica cosa che possiamo fare è rispettare le disposizioni".

SOSPENSIONE DEI CAMPIONATI -"Cosa penso di ciò? Non si poteva più andare avanti. Per rispetto di noi stessi, ma soprattutto di chi sta cercando di aiutare chi sta male. Poi ritorneremo e sarà ancora tutto più bello: sarà come una nuova conquista. Ci renderemo conto meglio di quanto è bello giocare, tifare, condividere le emozioni dello sport".

LA VITTORIA SUL VERONA - "Vittoria importante, ma gara vuota. Per me era la prima e spero ultima volta a porte chiuse. Non c'era l'atmosfera. E' stato tutto molto più difficile. Però è stato un successo importante, per la classifica e per il morale. C'era molta tensione nell'aria per quello che stava succedendo. Non era per nulla facile tenere collegata la testa al campo. Abbiamo fatto uno sforzo importante e siamo felici di aver concluso, prima della sospensione del campionato, con un successo: è rimasta una buona sensazione di Samp in bocca, a noi e ai tifosi, anche se non erano allo stadio".

L'EMERGENZA SANITARIA -"Donazione all'ospedale San Martino? Quello che ha fatto la società e abbiamo fatto noi gruppo squadra era giusto farlo. Senza esitazione e velocemente. Adesso, ognuno in base alle proprie possibilità, devono farlo tutti. L'ospedale San Martino di Genova, come tutte le strutture in Italia, hanno bisogno: fate donazioni!".

L’APPELLO -  "State tutti a casa e uniti ai vostri cari: pensiate positivo! Quando tutto sarà finito, perché finirà, le cose che ci sembravano normali le ameremo ancora di più".